Coronavirus, smartworking, Sicilia prima in Italia nella P.a. - QdS

Coronavirus, smartworking, Sicilia prima in Italia nella P.a.

redazione web

Coronavirus, smartworking, Sicilia prima in Italia nella P.a.

giovedì 23 Aprile 2020

Lo ha reso noto l'assessore regionale alla Funzione pubblica Bernadette Grasso citando dati del Ministero. Formazione, l'assessore Lagalla aumenta la didattica a distanza. Anche in modalità asincrona per una maggiore flessibilità

“La Sicilia è la prima Regione in Italia per numero di dipendenti collocati in regime di lavoro agile: ben 7.800 unità di personale svolto e svolgono la loro funzione per via telematica il dato assoluto più alto d’Italia, mentre occorre precisare che la percentuale complessiva dell’Isola si attesta sul 60 per cento per l’incidenza sul dato di lavoratori come custodi dei musei e forestali, non ricompresi nello smart working”.

Lo ha detto l’assessore regionale alla Funzione Pubblica della Regione Siciliana Bernardette Grasso, rendendo note le rilevazioni del Ministero della Pubblica Amministrazione nell’ambito del monitoraggio sullo smartworking nelle Regioni a seguito dell’emergenza coronavirus.

“Fin dall’inizio dell’emergenza coronavirus – ha aggiunto -, il governo Musumeci ha compiuto uno sforzo per mettere in campo lo smart working negli uffici con tre specifiche direttive per garantire la sicurezza del personale, contenere il contagio e riorganizzare il lavoro da casa, vigilando sui Dipartimenti e prevedendo specifica valutazione dei comportamenti di dirigenti e lavoratori”.

“Adesso – ha concluso – arrivano i numeri del Ministero a certificare il valore dei risultati da noi raggiunti. Dati che premiano la buona volontà di tutta la macchina burocratica isolana e ci motivano ad andare ancora avanti in questa direzione. L’impegno del governo Musumeci ha portato buoni frutti, spronandoci a mettere in programma nuovi investimenti sulla modernizzazione per via digitale della Pubblica amministrazione, uno dei punti del nostro programma”.
FI/ S45 QBKS

Lagalla, la formazione aumenta la didattica a distanza

Intanto l’assessore regionale Roberto Lagalla ha autorizzato la diversificazione e semplificazione delle attività formative online per ottenere “maggiore flessibilità e più favorevoli opportunità di didattica a distanza (Dad) anche per la formazione professionale”.

“È stata infatti estesa – ha spiegato – la possibilità di utilizzare la Dad in modalità asincrona, quindi senza che sia necessaria la compresenza temporale del docente e dell’allievo, al fine di rendere più flessibile lo svolgimento delle attività didattiche e di limitare i tempi e i costi di connessione, consentendo un più agile approccio ai percorsi formativi e valorizzando il lavoro individuale degli allievi”.

“Per far fronte – ha aggiunto Lagalla – alle esigenze rappresentate dal comparto della formazione professionale, dopo la prima fase sperimentale, e data l’evidente impossibilità, ad oggi, di prevedere uno scenario certo di ritorno alla normale erogazione dei percorsi formativi abbiamo ritenuto doveroso intervenire per agevolare, ancor più di quanto già fatto, l’erogazione delle attività formative, sfruttando le opportunità della Dad”.

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