Coronavirus, spiagge, bagni sicuri mantenendo il distanzamento - QdS

Coronavirus, spiagge, bagni sicuri mantenendo il distanzamento

redazione web

Coronavirus, spiagge, bagni sicuri mantenendo il distanzamento

venerdì 05 Giugno 2020

Lo dice l'Istituto superiore di Sanità che però ammonisce, "Niente feste e balli". I Sindaci, "Noi esclusi dalle decisioni". E il presidente di AnciSicilia Orlando sottolinea, "non scaricare sui Comuni la gestione delle spiagge"

I bagni al mare si possono fare senza rischi di contagio ma a distanza gli uni dagli altri.

In spiaggia i bagnanti dovranno portare la mascherina quando il distanziamento è difficile da mantenere, per avere accesso agli stabilimenti sarà misurata la temperatura a ospiti e personale.

Rassicurazioni e regole arrivano dall’Istituto superiore di Sanità (Iss) nel Rapporto sulle attività di balneazione e la diffusione del coronavirus.

“Assume scarsa rilevanza – si legge nel documento – il rischio correlato alla potenziale contaminazione delle acque” da reflui presenti a monte dell’area di balneazione o diffusi da imbarcazioni.

“Le misure di controllo e monitoraggio ma anche la suscettibilità del virus alle variabili ambientali rendono trascurabile il rischio”.

Nel primo piano pubblicato sul sito dell’Iss le misure contro il virus sono chiare.

In spiaggia restano vietati gli assembramenti, le feste e gli eventi musicali se non solo di ascolto.

Gli accessi agli stabilimenti attrezzati prevedono la prenotazione, mentre per le spiagge libere, dove la sorveglianza risulta di difficile praticabilità, sono chiamati i sindaci e gli altri enti locali competenti ad applicare le forme di riduzione del rischio. Ma da parte dei sindaci arrivano dichiarazioni di scontento.

I sindaci, “noi esclusi dalle decisioni”

“Noi – ha lamentato Antonio Decaro, presidente nazionale dell’Anci – siamo stati esclusi dalle decisioni”, su “regole complicate”.

“Poi su noi sindaci – ha detto ancora – ricadrà la responsabilità della loro applicazione”.

Decaro parla quindi di “compito impossibile di far rispettare, sulle spiagge libere, le nuove regole del distanziamento. Nonostante sia noto che non abbiamo nemmeno le risorse per continuare a pagare i servizi essenziali che non abbiamo potere decisionale e che il controllo spetti alle forze dell’ordine”.

Innalzare il livello di sicurezza per la Stagione balneare

La pubblicazione del Gruppo di lavoro ambiente-rifiuti Covid-19 in collaborazione con ministero della Salute, Inail, Coordinamento di prevenzione della Conferenza Stato-Regioni e degli esperti delle Arpa ha come obiettivo l’innalzamento del livello di sicurezza in vista della stagione balneare.

Le raccomandazioni riguardano sia gli stabilimenti che i bagnanti. A cominciare dalla prenotazione dell’accesso agli stabilimenti (anche online) per fasce orarie e registrazione degli utenti per rintracciare eventuali contatti in seguito a contagi.

L’elenco delle presenze dovrà essere tenuto dalle strutture per almeno 14 giorni e nel rispetto della normativa sulla privacy. L’Iss sottolinea che spiagge, terreni, arenili o ambienti naturali non devono essere trattati in alcun caso con prodotti biocidi.

Il distanziamento deve essere di almeno un metro tra persone che non appartengono allo stesso nucleo familiare, e in ogni circostanza anche durante la balneazione.

Vigilare sul distanziamento dei bimbi, disinfettanti ai bagnanti

Permane la responsabilità di vigilanza sul distanziamento dei bambini.

La pulizia, con regolarità almeno giornaliera, riguarda tutte le superfici, gli arredi delle cabine e le aree comuni; va fatta in modo regolare e frequente la sanificazione delle attrezzature (sedie, sdraio, lettini, inclusi galleggianti e natanti), oggetti e servizi igienici, limitando l’utilizzo delle strutture come cabine-doccia singole e spogliatoi quando non sia possibile assicurare una disinfezione tra un ospite e l’altro.

Ai bagnanti verranno forniti disinfettanti per l’igiene delle mani, mentre il personale dovrà essere dotato di dispositivi di sicurezza personale (mascherine, schermi facciali, guanti) e dovrà utilizzarli obbligatoriamente in caso di contatti ravvicinati con i bagnanti.

Le mascherine dovranno essere smaltite con i rifiuti indifferenziati. Cartelloni e locandine indicheranno le regole comportamentali.

AnciSicilia, non scaricare sui Comuni la gestione delle spiagge

“Ancora una volta e nonostante gli impegni a tutti i livelli a partire dal Presidente Conte, sembra che pure in materia di spiagge libere si vogliano scaricare ulteriori responsabilità sui sindaci con l’organizzazione e il controllo del rispetto delle prescrizioni contro il contagio”.

Lo ha detto il presidente di AnciSicilia, Leoluca Orlando, aggiungendo che, “anche se è ormai chiaro che i Comuni non hanno risorse e mezzi per il controllo diffuso del territorio, a livello nazionale viene l’indicazione che siano i sindaci a doversi occupare delle spiagge libere e della verifica del rispetto della prescrizioni estremamente stringenti emanate dal Iss”.

Orlando, servono adeguate risorse e mezzi

“Mi auguro – ha aggiunto – che il Governo nazionale, la Regione e il Demanio comprendano che in Sicilia, con centinaia e centinaia di chilometri di spiagge e scogliere, tutto questo è semplicemente impossibile senza adeguate risorse e mezzi”.

“I Comuni – ha osservato Orlando – faranno certamente la propria parte come già stanno facendo per l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini, ma il controllo delle aree di balneazione libere è certamente necessario perché queste non si trasformino in pericolosi luoghi di assembramento”.

“E’ un motivo in più – ha concluso il presidente di AnciSicilia – perché una semplice delega ai comuni senza dotarli di adeguati strumenti sarebbe un atto irresponsabile oltre che istituzionalmente scorretto”.

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