NEW YORK – Le interruzioni dei servizi per la prevenzione e le risposte alla violenza domestica, a causa della pandemia globale, hanno reso i bambini di 104 paesi del mondo più vulnerabili allo sfruttamento e agli abusi. A rivelarlo è un’indagine dell’Unicef sull’impatto socio-economico del Covid.
L’inchiesta condotta in 136 paesi ha rilevato che sono stati interrotti e sospesi i servizi sociali e le visiti a domicilio di assistenza all’infanzia e alle donne, vittime di abusi.
“Le continue chiusure delle scuole e le limitazioni ai movimenti hanno lasciato alcuni bambini bloccati a casa, con abusatori sempre più stressati dal lockdown. Il conseguente impatto del Covid sui servizi di protezione e di assistenza significa che i bambini non hanno nessuno a cui rivolgersi per chiedere aiuto”, ha dichiarato, Henrietta Fore, direttore esecutivo dell’Unicef. Asia meridionale, Europa orientale e Asia centrale, sono le zone con la percentuale più alta di paesi che segnalano interruzioni nella disponibilità di programmi di assistenza e prevenzione della violenza o persino di servizi telefonici per i più piccoli.