Dal rapporto con il mare ai trasporti Linee guida “condivise” per il Prg - QdS

Dal rapporto con il mare ai trasporti Linee guida “condivise” per il Prg

Desiree Miranda

Dal rapporto con il mare ai trasporti Linee guida “condivise” per il Prg

sabato 25 Maggio 2019


Intervista al presidente della Commissione urbanistica, Manfredi Zammataro: “Basta varianti”

CATANIA – La promessa dell’amministrazione di portare il Piano di gestione del territorio comunale al vaglio del Consiglio entro due anni sta rispettando la tabella di marcia. Prima di arrivare alla stesura del documento, però, è necessario completare l’iter delle linee guida in quanto propedeutiche. Uno strumento di programmazione politica che definisce gli obiettivi che si vogliono realizzare tecnicamente con il Prg. Ne abbiamo parlato con Manfredi Zammataro, presidente della commissione urbanistica del Comune.

Quali sono i criteri che definiscono le linee guida?
“La scommessa del Piano regolatore è quella di non vederlo solo come uno strumento tecnico, ma di rinascita della città soprattutto in un momento storico caratterizzato da una situazione di difficoltà economico-finanziaria. Di certo puntiamo alla sostenibilità, alla rigenerazione del tessuto urbano esistente e alla tutela e rigenerazione del verde pubblico. Vogliamo anche una smart city che sappia utilizzare mezzi alternativi per la mobilità. Bisogna prendere atto che questo Piano regolatore generale approda finalmente in Consiglio comunale a distanza di cinquant’anni dall’ultimo Prg vigente. Il nuovo piano deve necessariamente confrontarsi con una realtà che in questi anni si è comunque sviluppata. Serve dunque una rigenerazione che valorizzi i beni già esistenti nel territorio urbano lottando contro il degrado e dando la possibilità di nuovi investimenti”.

È stato avviato un ciclo di incontri con i protagonisti del territorio. Cosa ne è venuto fuori?
“Abbiamo incontrato i soggetti istituzionali e sociali perché è giusto mettere insieme tutte le istanze e proprio questa settimana concluderemo il ciclo. Abbiamo per esempio parlato con Rfi ed Fce visto che uno degli aspetti che sarà affrontato nel nuovo Prg è quello dello sviluppo delle linee ferrate. Ma abbiamo anche incontrato gli ordini professionali, i sindacati e le associazioni di categoria. In questa fase iniziale ci siamo concentrati sui rappresentanti istituzionali, ma abbiamo in programma di ascoltare anche l’Autorità portuale e la presidenza della Sac. Il Prg deve confrontarsi anche per il suo rapporto con il mare e decidere quale sviluppo si intende dare al porto di Catania, il quale diventa un volano fondamentale per il turismo. La scommessa che questa amministrazione ha sposato in pieno è proprio il rapporto che il piano cittadino deve avere con gli altri strumenti di programmazione come ad esempio il Piano generale dei trasporti perché lo sviluppo del territorio deve anche passare da una viabilità di tipo sostenibile”.

Si è parlato di varianti e della possibilità di un nuovo centro commerciale a Picanello? Come stanno le cose?
“Si sta lavorando a un Piano regolatore che serve proprio ad evitare gli errori del passato, ovvero di agire in variante. Una decisione del genere dovrebbe passare dal Consiglio comunale, ma è da escludere perché tradirebbe la filosofia di una programmazione complessiva ed omogenea”.

Desirée Miranda

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