Differenziata, guida al corretto conferimento - QdS

Differenziata, guida al corretto conferimento

Serena Giovanna Grasso

Differenziata, guida al corretto conferimento

martedì 08 Ottobre 2019

Unione nazionale consumatori: vetro in frantumi, biro e pennarelli vanno gettati nell’indifferenziata. I rifiuti in vetro e plastica devono essere lavati o almeno sciacquati prima di essere smaltiti

PALERMO – Cresce su larga scala il ricorso alla raccolta differenziata. Però, vige ancora parecchia confusione sul corretto conferimento dei rifiuti. Sebbene le regole varino da Comune a Comune, l’Unione nazionale dei consumatori ha stilato una lista di consigli universali da seguire per agevolare lo smaltimento dei rifiuti.

Tra i rifiuti in plastica è possibile gettare bottiglie, contenitori, involucri, pellicole da imballaggio, sacchetti di patatine o salatini, pluriball, vasi, sottovasi e generalmente anche il polistirolo. Vanno, invece, nell’indifferenziata biro e pennarelli, poiché contengono inchiostro e hanno una punta costruita con materiale differente dalla plastica.

Anche nel caso del vetro sono fondamentali delle distinzioni da fare tra ciò che si può differenziare e ciò che, invece, va nell’indifferenziato. Alla prima categoria appartengono bottiglie, vasetti, barattoli delle conserve. Rientrano nella seconda categoria, invece, specchi, cristalli, pirofile, piatti e stoviglie in porcellana o ceramica, coperchi trasparenti delle pentole, oggetti in pyrex, lampadine, tubi al neon. Tutto ciò che è di vetro e finisce in frantumi va conferito sempre nell’indifferenziato. In generale, i rifiuti in vetro, così come quelli in plastica, vanno lavati o quantomeno sciacquati prima di essere gettati.

Per quel che riguarda i fazzoletti di carta, vanno buttati nell’umido dopo essere stati utilizzati (indipendentemente dal fatto che si tratti di tovaglioli o fazzoletti usati per pulire il naso). Mentre nell’indifferenziata vanno i tovaglioli di carta decorati con stampe colorate o di consistenza simile alla stoffa. Sempre nell’indifferenziata devono finire anche la carta da forno e la carta oleata (vale a dire quella usata per incartare la focaccia o la pizza al taglio).

I pannolini, pur essendo composti da materiali biodegradabili, non possono essere smaltiti nell’umido ma nell’indifferenziato. La stessa cosa vale per assorbenti, cerotti, garze, batuffoli di cotone e cotton fioc. Vanno nell’indifferenziata anche le lettiere classiche in sabbia o cristalli di silicio. Né i mozziconi di sigarette, né tantomeno i sigari, vanno gettati nell’umido. Entrambi devono finire nell’indifferenziata, così come le gomme da masticare.

Per quanto attiene al cartone della pizza da asporto, esso va gettato nella carta purché ogni sua parte sia pulita (dunque non unta di olio, macchiata da salsa di pomodori o da residui di mozzarella). Un’alternativa è staccare le parti pulite e gettarle nel cestino della carta. Il resto deve andare nell’indifferenziato.

Le cialde del caffè vanno nel bidoncino dell’umido, così come le bustine del tè. Per le capsule, invece, dove possibile l’ideale è consegnarle nel negozio in cui sono state acquistate. Altrimenti possono essere gettate intere nell’indifferenziata, oppure se ne possono dividere le componenti buttando il caffè nell’umido e le parti in alluminio e plastica nei rispettivi cestini. Anche gli scontrini vanno nell’indifferenziata, essendo stampati su un particolare tipo di carta che non ne permette il riuso. Infine, i contenitori di tetrapak, con cui conserviamo cibi e bevande, possono essere scomposti in modo da smaltirne correttamente le singole parti (carta, alluminio e plastica).

Altra nota fondamentale riguarda la tipologia dei sacchetti da usare per la raccolta differenziata. Per i rifiuti in plastica vanno utilizzati sacchetti in plastica, così come per quelli in carta o cartone vanno usati sacchetti di carta e sacchetti biodegradabili per l’umido.

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