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Ue: disoccupazione, peggio di noi soltanto Spagna e Grecia

redazione

Ue: disoccupazione, peggio di noi soltanto Spagna e Grecia

mercoledì 05 Giugno 2019

Istat: tasso stabile ad aprile (10,8) rispetto al mese precedente. Tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni, nello stesso mese è salito di 0,8 punti rispetto al mese di marzo toccando il 31,4%

ROMA – Il tasso di disoccupazione ad aprile è rimasto stabile rispetto a marzo al 10,2% mentre è diminuito di 0,7 punti rispetto ad aprile 2018. Lo rileva l’Istat sottolineando che i disoccupati nel mese erano 2.652.000 con un aumento di 5.000 unità su marzo e una riduzione di 203.000 unità su aprile 2018. Dopo il consistente aumento di occupazione registrato a marzo, spiega l’Istituto di statistica, ad aprile 2019 la stima degli occupati risulta sostanzialmente invariata rispetto al mese precedente; anche il tasso di occupazione rimane pressocché uguale al 58,8%.

Cresce però la disoccupazione tra le nuove generazioni
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni ad aprile è salito di 0,8 punti rispetto a marzo toccando il 31,4%. Rispetto ad aprile 2018 il tasso è inferiore di 1,6 punti percentuali. Il tasso di occupazione in questa fascia di età è del 18,3% con un calo di 0,3 punti su marzo e un aumento di 0,6 punti su aprile 2018. Il tasso di disoccupazione dei giovani è di 12 punti inferiore al massimo raggiunto nel 2014 e 12 punti superiore al minimo raggiunto nel 2007.

Quelli che hanno un posto di lavoro
Gli occupati ad aprile 2019 sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto a marzo (+2.000 unità) a quota 23.288.000 mentre sono aumentati di 56.000 unità rispetto ad aprile 2018. Il tasso di occupazione, come già detto, è al 58,8%, stabile su marzo e in aumento di 0,3 punti percentuali su aprile 2018. L’aumento degli occupati su base annua (+56-000 unità) è trainato dall’aumento degli over 50 al lavoro (+232.000) anche per effetto della demografia mentre le persone tra i 35 e i 49 anni sono diminuite di 176.000 unità.

Un buon passo negli ultimi tre mesi
Nel trimestre febbraio-aprile 2019 l’occupazione registra una crescita rispetto ai tre mesi precedenti, sia nel complesso (+0,3%, pari a +72 mila) sia per genere. Nello stesso periodo diminuiscono i dipendenti a termine (-0,5%, -15 mila), mentre aumentano sia i dipendenti permanenti (+0,4%, +58 mila) sia gli indipendenti (+0,5%, +28 mila); si registrano segnali positivi per tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. All’aumento degli occupati si associa, nel trimestre, un calo delle persone in cerca di occupazione (-1,7%, pari a -46 mila) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,3%, -46 mila).

Il ritmo annuale
Su base annua l’occupazione mostra una lieve crescita (+0,2%, pari a +56 mila unità). Segnali positivi si registrano per le donne, i 15-24enni (+39 mila) e gli ultracinquantenni (+232 mila), compensati da un calo per gli uomini e le fasce di età centrali. Al netto della componente demografica la variazione è positiva per tutte le classi di età. In un anno crescono sia i dipendenti a termine (+50 mila) sia i permanenti (+42 mila), mentre risultano in calo gli indipendenti (-36 mila).

Restiamo terzultimi in Europa per la mancanza di lavoro
Il tasso di disoccupazione registrato in Italia lo scorso aprile (10,2%) è risultato essere inferiore solo a quelli di Grecia (18,5% a febbraio) e Spagna (13,8%). Lo ha reso noto Eurostat. Situazione analoga per la disoccupazione giovanile, dove ad aprile la Grecia ha segnato il tasso più alto (38,8% a febbraio), seguita dalla Spagna (32,7%) e dall’Italia (31,4%). Nell’insieme dell’Eurozona la quota dei senza lavoro è scesa al 7,6% di aprile dal 7,7% di marzo, il livello più basso da agosto 2008. Nella Ue a 28 è rimasto invariato ad aprile rispetto a marzo (6,4%).

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