E-scontrino, dall’Agenzia delle Entrate una guida con le novità - QdS

E-scontrino, dall’Agenzia delle Entrate una guida con le novità

Serena Giovanna Grasso

E-scontrino, dall’Agenzia delle Entrate una guida con le novità

martedì 05 Novembre 2019

In fase di chiusura di cassa un file con i dati dei corrispettivi sarà inviato in automatico al Fisco. In alternativa si può ricorrere alla procedura web messa a disposizione gratuitamente

PALERMO – Dal primo gennaio 2020 tutti gli operatori economici dovranno sostituire scontrini e ricevute fiscali con i corrispettivi elettronici.

Questo obbligo è già scattato nel 2018 per chi ha realizzato un volume d’affari superiore a 400.000 euro. La guida “Memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate aiuta ogni tipologia di esercente in questa definitiva transazione.

Il nuovo documento commerciale potrà essere emesso esclusivamente utilizzando un registratore telematico o una procedura web messa a disposizione gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate.
Il primo consiste in un registratore di cassa con capacità di connettersi a internet. Il registratore telematico consente di memorizzare la singola operazione e, al contempo, emettere il documento commerciale esattamente come avveniva con il registratore di cassa tradizionale.

A differenza di quest’ultimo, però, il nuovo dispositivo in automatico predispone e sigilla elettronicamente il file contenente i dati complessivi dei corrispettivi della giornata lavorativa e trasmette tale file al sistema dell’Agenzia delle Entrate.

Se tecnicamente possibile, si può anche scegliere di adattare il registratore di cassa già in uso. In ogni caso, sia per l’acquisto del registratore telematico che per l’adattamento del vecchio registratore di cassa è concesso un contributo sotto forma di credito d’imposta per il 2019 e il 2020.

L’agevolazione spetta nella misura complessivamente pari al 50% della spesa sostenuta, per un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento. Il credito può essere utilizzato in compensazione a decorrere dalla prima liquidazione periodica dell’Iva successiva al mese in cui è stata registrata la fattura relativa all’acquisto o all’adattamento ed è stato pagato, con modalità tracciabile, il relativo corrispettivo.

Mentre la procedura web “documento commerciale online” è presente nel portale “Fatture e corrispettivi” del sito dell’Agenzia ed è utilizzabile anche su dispositivi mobili. Questo strumento è maggiormente consigliato agli operatori che effettuano un numero di operazioni giornaliere più contenuto. In questo caso, però la connessione di rete deve essere sempre attiva al momento della memorizzazione e generazione del documento commerciale. Se, invece, il numero di operazioni quotidiane è più elevato si consiglia di scegliere il registratore telematico.

Chi usa un registratore telematico deve accertarsi di avere una connessione internet attiva al momento di chiusura della cassa, dal momento che dopo questa operazione sarà il registratore telematico in automatico a predisporre il file contenente i dati dei corrispettivi da trasmettere all’Agenzia delle Entrate. Se in questa fase si dovessero avere problemi di connettività alla rete internet, ci saranno dodici giorni di tempo per la trasmissione.

La mancata memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi o la trasmissione parziale comporta l’applicazione di una sanzione pari al 100% dell’imposta relativa all’importo non correttamente documentato, con un minimo di 500 euro. Nei casi di recidiva, ovvero se in un quinquennio vengono contestate quattro violazioni, è prevista anche la a sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività.
Per il consumatore, invece, cambia poco: infatti, non riceverà più uno scontrino o una ricevuta ma un documento commerciale, che non ha valore fiscale ma che potrà essere conservato come garanzia del bene o del servizio pagato.

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