Continua lo scontro su contrada Muglia e sul discusso progetto per la discarica - QdS

Continua lo scontro su contrada Muglia e sul discusso progetto per la discarica

redazione

Continua lo scontro su contrada Muglia e sul discusso progetto per la discarica

venerdì 11 Ottobre 2019

Lontani i modelli virtuosi d’Italia e d’Europa, dove l’immondizia è usata per produrre energia. In Sicilia la questione legata ai siti per il deposito dei rifiuti è ancora di grande attualità

ENNA – Non si placano le polemiche intorno alla discarica che la società Oikos vorrebbe costruire in contrada Muglia (tra Centuripe e Catenanuova). A inasprire lo scontro ci ha pensato il ricorso al Tar presentato dalla società contro il parere della Soprintendenza. Una scelta che ha fatto andare su tutte le furie i rappresentanti del comitato No discarica.

Perplessità sul progetto, però, sono state manifestate anche da parte di storici, archeologi, associazioni ambientaliste e tutti coloro i quali ritengono che il luogo non debba essere interessato dalla presenza di questo nuovo sito per i rifiuti.

Dal canto suo la Oikos, anche a fronte della grave crisi nella gestione dell’immondizia che da anni interessa la Sicilia, non demorde: per questo si è impegnata per rimodulare il progetto, ha presentato ricorso al Tar e ha sottolineato, tramite i propri legali, come la discarica non alteri il territorio “perché è un luogo di transumanza”.

Per tutta risposta, nei giorni scorsi, negli uffici comunali di Catenanuova, si è tenuto un incontro tra i componenti dell’Amministrazione presieduta dal sindaco Carmelo Scravaglieri e i rappresentanti dei Comitati No discarica di Catenanuova e Centuripe. Nel corso della riunione è stato stabilito un piano programmatico avente come scopo la creazione di una rete con le Amministrazioni dei Comuni limitrofi alla vallata di Muglia e tutti gli Enti, associazioni e Comitati interessati a contrastare il progetto di costruzione della discarica.

“Nel corso dei prossimi giorni – hanno reso noto gli interessati al termine dell’incontro – saranno rese note le azioni che verranno messe in atto grazie all’accordo”.

Insomma, la questione discariche in Sicilia continua a restare di grande attualità. E in pochi, in questo tran tran, si rendono conto di come basterebbe copiare i modelli virtuosi del resto d’Italia e d’Europa per eliminare alla radice tutte le questioni. Parliamo, ancora una volta, dei termocombustori, impianti di produzione di energia che utilizzano i rifiuti solidi urbani come materia prima, che hanno risolto il problema dei rifiuti in gran parte del Continente. Altro che discariche. Basterebbero questi impianti, tutti di nuova generazione e a bassissimo impatto ambientale, per risolvere nel giro di pochi anni la tanto discussa emergenza rifiuti.

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