Ersu Catania, il bilancio del commissario Cappellani “Gli interessi degli studenti sempre al centro” - QdS

Ersu Catania, il bilancio del commissario Cappellani “Gli interessi degli studenti sempre al centro”

Antonella Guglielmino

Ersu Catania, il bilancio del commissario Cappellani “Gli interessi degli studenti sempre al centro”

sabato 10 Agosto 2019

L’Ente sta cercando nuovi immobili in centro storico per ampliare l’offerta di posti letto

CATANIA – 660 posti letto, tre mense dislocate nei posti strategici della città, 260.000 pasti l’anno: questi sono alcuni dei dati presentati ieri dal commissario straordinario dell’Ente regionale per il diritto allo studio universitario di Catania, professore Alessandro Cappellani, insieme al direttore Valerio Caltagirone.

Il professore Cappellani, ormai a fine mandato, ha posto l’accento sulla politica che fino adesso è stata adottata, la quale ha messo al centro gli interessi degli studenti, a detrimento molto spesso di quelli dell’Ente. Rigore, trasparenza e legalità i “fari” che hanno guidato la direzione degli ultimi anni.

In merito alla ristorazione, è stata voluta con la forza la formazione di una commissione, presieduta da Michelangelo Patanè, per la gara d’appalto: il 29 agosto saranno aperte le buste e si conoscerà la ditta vincitrice. Un settore a cui l’Ersu ha dedicato particolare attenzione, tanto che sulla qualità del cibo vengono eseguiti controlli con cadenza mensile.

In merito al bando per le borse di studio – quest’anno seguito passo passo dall’assessore regionale alla Formazione, Roberto Lagalla – sono state allargate le maglie degli aventi diritto sia per i posti letto che per i buoni pasto.

“Un Ente che funziona” – ha tenuto a sottolineare Cappellani nel corso della conferenza – rispondendo a quanti hanno additato l’Ersu come responsabile dello scarso risultato raggiunto dall’Ateneo nei ranking universitari. “Un ente – ha ribadito – che aiuta gli studenti nello svolgimento del loro percorso e che non è sicuramente un luogo d’affari, di interessi privati”.

Certo ci sono dei vulnus come per esempio la mancanza dei posti letto, dovuta alla dismissione di alcuni locali acquisiti con contratti poco chiari. A questo proposito, Cappellani è intervenuto anche sulla chiusura dell’hotel Costa. Sia il commissario che il direttore hanno spiegato alla platea che “stavano per concludere la transizione, ma al momento del sopralluogo da parte dei tecnici, la proprietà dell’ex hotel Costa ha fatto marcia indietro, negando loro l’accesso’. Quindi, hanno ritenuto opportuno non continuare nelle trattative.

L’Ateneo, dunque, ha necessità di trovare nuovi immobili e per questo il commissario ha invitato i cittadini proprietari di immobili in centro città a mettersi in contatto con l’Ersu. Si deve trattare di strutture in possesso di tutte le autorizzazioni, tra cui quelle antisismiche così come richiesto dalla legge.

A conclusione il professore Capppellani ha lanciato un appello a tutti i giovani: “Iscrivetevi all’Università di Catania, una delle più antiche, nata nel 1434, motivo di orgoglio e appartenenza di molti professionisti che si sono distinti nel mondo del lavoro sia a livello nazionale che internazionale”.

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