Fase 2, pace fatta tra Italia viva e il premier Conte - QdS

Fase 2, pace fatta tra Italia viva e il premier Conte

redazione web

Fase 2, pace fatta tra Italia viva e il premier Conte

giovedì 07 Maggio 2020

Rientrate le dimissioni della ministro dell'Agricoltura Teresa Bellanova e patto di non belligeranza al Senato dove la destra ha presentato una mozione di sfiducia contro Bonafede. Rosato, "il rilancio dell'Italia passa dal Piano shock"

“E’ andata non male”. Questo il commento a caldo di uno dei partecipanti alla riunione nel Palazzo Chigi della delegazione di Italia Viva con il premier Giuseppe Conte.

Dopo giorni in cui rapporti con Iv erano tornati a essere tesi, a quanto viene riferito, il faccia a faccia di oltre due ore di oggi è servito a svelenire il clima.

Intanto sono rientrate le dimissioni della ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova, minacciate per il comportamento del M5s nei riguardi della regolarizzazione di migranti e lavoratori dell’Agricoltura che eviterebbe di lasciare gli italiani senza cibo.

La Bellanova era presente all’incontro con Ettore Rosato e i capigruppo Davide Faraone e Maria Elena Boschi.

“Iv continua a lavorare per il Paese”, ha scritto la Ministro su twitter subito dopo la riunione.

La battaglia sulle regolarizzazioni, portata avanti dalla ministra con il sostegno di Pd e della ministra Luciana Lamorgese, sembra possa arrivare a termine positivamente con una mediazione con i 5 Stelle, prima determinati a far saltare la proposta: “Mi sembra che nel governo stia maturando un orientamento positivo”.

Nella bozza del decreto maggio il punto di caduta sarebbe questo: per braccianti, colf e badanti, “il permesso viene convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro della durata minima di mesi quattro o per il periodo di lavoro contrattuale se superiore ai quattro mesi”.

Altro capitolo che, a quanto riferiscono fonti Iv, ha occupato gran parte della discussione è stato quello del cosiddetto Piano shock.

Se ne è parlato a lungo e Conte avrebbe dato la sua disponibilità su un tema cavallo di battaglia per il partito di Matteo Renzi.

Nella riunione, viene riferito, Conte ha ascoltato i suggerimenti di Iv sul Decreto legge di maggio.

“Siamo molto molto preoccupati della sua efficacia. Serve uno sforzo enorme perché dopo la crisi sanitaria ora c’è una crisi economica. Il senso di responsabilità porta a dire che dobbiamo lavorare su questo”.

Rosato ha confermato, “abbiamo bisogno di un grande piano di rilancio dell’Italia a cominciare dal piano shock sulle infrastrutture e nelle prossime giornate lavoreremo con il presidente del Consiglio per arrivare a una definizione delle priorità che riguardano questo e altre questioni attinenti alle necessità di questo Paese”.

Insomma, un riconoscimento che Italia Viva chiedeva dopo mesi di rapporti, non solo politici ma anche personali, molto tesi con il premier Conte.

Per ora, si può dire che è tregua.

Iv ha lasciato cadere il caso Bonafede che pure, ieri sera, era stato inserito tra i temi di discussione dell’incontro. Silenzio dei renziani in Senato, dove appunto è stata presentata la mozione dei sfiducia della destraa al ministro della Giustizia.

“Sembra che abbiano capito – ha detto un esponente di Iv – che senza di noi non c’è maggioranza, specie al Senato. Meglio tardi che mai”.

Per quanto riguarda il dl, nella maggioranza ci si confronta minuziosamente su tutto, dalla regolarizzazione dei migranti al campionato di calcio, dal reddito di emergenza alle misure per le imprese. E così rischia di slittare ancora la maxi manovra da 55 miliardi per dare sostegno all’economia: si punta a un Consiglio dei ministri nel weekend ma nulla è ancora scontato, in quella che somiglia sempre più a una corsa contro il tempo.

Perché ieri, nel giorno cioè in cui l’Europa ha stimato una caduta del Pil al -9,5% per il nostro Paese, Giuseppe Conte ha parlato di “crisi dolorosa”.

Per frenare questa tendenza e provare a invertirla, bisogna “affrettarsi” a portare in Cdm le nuove misure, ha detto Conte alle imprese, aggiungendo “Dobbiamo affrontare un periodo di grandi sofferenze”, insistendo sulla necessità di “lavorare tutti insieme e affrettarsi per portare questa settimana in Cdm il decreto legge” sulle misure economiche.

Nella bozza del provvedimento è previsto che chi sceglie di ristrutturare casa, migliorando l’efficienza energetica o la resistenza antisismica, potrà usufruire di un superbonus al 110%.

Bonus fino a cinquecento euro per bici e monopattini nelle città.

In arrivo anche duecento milioni di euro da destinare ai Comuni più colpiti dall’epidemia che, in questi due mesi hanno subito le misure più restrittive diventando zone rosse.

Secondo quanto si apprende queste risorse saranno aggiuntive rispetto a quelle destinate a Comuni e Province per fare fronte ai cali di incassi legati all’emergenza.

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