Formazione, il Cga salva l’Avviso 8 e la dotazione di 136 milioni - QdS

Formazione, il Cga salva l’Avviso 8 e la dotazione di 136 milioni

Michele Giuliano

Formazione, il Cga salva l’Avviso 8 e la dotazione di 136 milioni

venerdì 18 Ottobre 2019

Da rivedere solo la graduatoria, per il resto risulta regolare tutta l’impalcatura del bando. Si erano registrate criticità sulla modalità di attribuzione dei punteggi, ora potranno partire i corsi

PALERMO – Il futuro della formazione professionale dopo l’Avviso 2 sembrerebbe avere una speranza. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha deciso che l’Avviso 8 può finalmente andare avanti e potranno essere utilizzati quei 136 milioni per svolgere corsi di formazione su tutto il territorio regionale.

A togliersi un sassolino dalle scarpe l’ex assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano, colui che concepì questo avviso che sino ad oggi non ha visto la luce proprio per la serie di ricorsi avanzati: “Ora la Regione siciliana potrà mettere in campo circa 136 milioni di euro e potere occupare circa 5 mila operatori del settore della Formazione Professionale Regionale – commenta -. Ed inoltre ci sarà una boccata di ossigeno nella offerta formativa a lavoratori e disoccupati utile al rilancio del marcato del lavoro”.

Il Cga con tre diverse sentenze, tutte convergenti, ha definitivamente avallato la legittimità dell’Avviso 8 e, in accoglimento di uno dei motivi dei ricorsi in appello proposti dall’Associazione Politea, dall’Eap Fedarcom e dall’Unci, ha dichiarato illegittima la graduatoria dei soggetti ammessi ai contributi, nella parte relativa ai criteri ‘A1’ e ‘A2’, relativi all’esperienza nel settore dell’ente di formazione e del personale coinvolto nel progetto, disponendo che l’assessorato della Formazione modifichi la graduatoria.

Nel primo grado di giudizio, il Tar Palermo, aveva già dichiarato che le modalità di attribuzione dei punteggi, così come definiti dall’amministrazione in asserita applicazione dell’Avviso 8, risultassero viziate, da profili di palese illogicità, in quanto finalizzate ad appiattire, oltre ogni ragionevole misura, la diversificata esperienza degli enti partecipanti, finendo con l’attribuire lo stesso punteggio sia ad enti con pochissima esperienza nel settore, sia ai cosiddetti enti storici. Ancora, il Consiglio di giustizia amministrativa, accogliendo le tesi degli avvocati Rubino, Alfieri e Piazza, difensori delle parti ricorrenti, ha ritenuto fondato un ulteriore motivo di appello, per cui è stato ritenuto illogico il limite massimo del numero di corsi ed allievi introdotto dall’assessorato e disponendo che l’amministrazione nel rielaborare la graduatoria degli ammessi, ricalcoli i punteggi relativi alle voci ‘A1’ e ‘A2’ solo sulla base di un criterio quantitativo proporzionale diretto che pervenga all’attribuzione dei punteggi in proporzione al numero di corsi e al numero di allievi, per come originariamente indicato dall’Avviso 8.

“Esprimo – continua l’ex assessore Marziano – la mia soddisfazione per il fatto che questo atto importante della mia amministrazione, aggredito con motivazioni speciose e strumentali, alla luce delle sentenze del Cga, possa ora dare i suoi frutti”.

Un processo lungo, infatti, durato anni, che ha portato la formazione professionale in Sicilia a fermarsi per oltre tre anni. Altro elemento positivo della vicenda è che nel momento in cui tornano ad esservi gravi problemi sociali, l’immissione nella formazione di fondi e lavoratori non potrà che influire positivamente nella crisi economica in atto, essendo la formazione essenziale a migliorare l’offerta nel mercato del lavoro.

“Il settore della Formazione – conclude Marziano – in grande sofferenza, potrà trovare finalmente, assieme alle altre iniziative in corso, uno sbocco positivo sia per le migliaia di operatori che per i giovani e i disoccupati (fra i 18 e i 65 anni) che potranno tornare a formarsi.

Rimane l’amarezza che tutto questo poteva avvenire ben tre anni fa con risultati diversi e senza conseguenze negative per i lavoratori. Di tutta questa fase hanno beneficiato, come ho denunciato più volte, il nucleo di avvocati specialisti nei ricorsi sulla Formazione”.

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