Fornace Penna, Amministrazione comunale coinvolge i 39 eredi della struttura privata - QdS

Fornace Penna, Amministrazione comunale coinvolge i 39 eredi della struttura privata

Stefania Zaccaria

Fornace Penna, Amministrazione comunale coinvolge i 39 eredi della struttura privata

giovedì 03 Ottobre 2019

Qualche giorno fa l’incontro della seconda commissione consiliare per il recupero funzionale del bene. Convocato anche il ministro ai Beni culturali per coinvolgere maggiormente il Governo

SCICLI (RG) – Il comune vuole acquisire la Fornace Penna per rendere fruibile la struttura. Continua l’impegno dell’Amministrazione comunale in questo versante e proprio qualche giorno fa si è svolto un incontro della seconda commissione consiliare per discutere del recupero funzionale del bene.

Il Comune, in dialogo continuativo con la Regione e il Governo nazionale, ha assunto la camera di regia per la messa in sicurezza del bene e sta provvedendo a convocare i 39 eredi della struttura visto che la Fornace Penna, come abbiamo più volte sottolineato, è di proprietà privata.

“Il recupero del reperto – hanno detto gli esponenti della Giunta municipale – potrà avvenire solo attraverso una comune politica di concertazione fra il Comune, la Regione e lo Stato, e in tal senso si lavorerà nei prossimi mesi, coinvolgendo nel confronto la proprietà privata, per capirne le intenzioni e arrivare a una soluzione, la più celere e meno conflittuale”. All’incontro erano presenti anche diversi rappresentanti del Movimento 5 stelle visto che la compagine in questione si sta muovendo per la salvaguardia del bene.

“Quest’incontro – hanno sottolineato Pino Pisani, Marialucia Lorefice, Stefania Campo e Concetta Morana – fa seguito a quello che abbiamo avuto a luglio, al quale seguì la mozione d’indirizzo della nostra consigliera. Il tema della Fornace Penna va affrontato su diversi livelli: Comune, Regione, ministero dei Beni culturali. Gli obiettivi da perseguire sono tre. Innanzitutto, arrestare il degrado del bene, quindi avviare l’opera di messa in sicurezza e recupero e valorizzare il bene destinandolo a iniziative culturali. Affinché l’iter possa andare avanti è necessaria una volontà politica trasversale che veda una sinergia intra e inter istituzionale che siamo certi non manchi e non mancherà in futuro. Al contempo sarà necessario che la deputazione regionale, nazionale e il Comune facciano la propria parte, mentre una cabina di regia istituita magari proprio presso il comune di Scicli permetterà di monitorare le varie fasi”.

“Quello odierno è stato un incontro in cui ci siamo dati degli step – hanno aggiunto ancora dal M5s – Nella prima fase sarà necessario che il Comune provveda ad avviare un’istruttoria che permetta di aver chiaro lo stato dei fatti per, poi, passare all’interlocuzione con i proprietari del bene e valutare se c’è la volontà di metter in vendita il bene. Nel frattempo, a livello regionale interloquiremo con l’assessorato di competenza per quanto concerne i fondi per la messa in sicurezza del bene”.

Oltre alla convocazione degli eredi, già in programma per le prossime settimane, si pensa quindi a un incontro con il ministro ai Beni culturali in modo da coinvolgere maggiormente il Governo nella valorizzazione del bene.

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