Garanzia Giovani 2 per rispondere al calo dell’occupazione in Sicilia - QdS

Garanzia Giovani 2 per rispondere al calo dell’occupazione in Sicilia

Pietro Vultaggio

Garanzia Giovani 2 per rispondere al calo dell’occupazione in Sicilia

sabato 19 Settembre 2020

L’assessore al Lavoro, Antonio Scavone detta la linea della Regione per uscire dalla crisi. Duecentocinque milioni di euro destinati dalla Giunta Musumeci ai giovani siciliani. La platea è stata inoltre estesa, per alcune misure, a una fascia d'età tra i 29 e i 35 anni

PALERMO – I dati Istat del II trimestre 2020 confermano un problema occupazionale in Sicilia. Nel dettaglio si registra un calo di occupati di 70 mila unità. Rispetto allo stesso periodo del 2019, l’istituto centrale di statistica rileva una perdita di posti di lavoro del 5,5% rispetto al 3,6% del dato nazionale, con una diminuzione degli occupati di 76 mila unità (da 1.384.000 a 1.308.000).

Il tasso di occupazione nell’Isola scende, quindi, al 39,6% (era il 41,7% nel II trimestre del 2019). Abbiamo sentito Antonio Scavone, assessore alla Famiglia, Politiche sociali e lavoro della Regione Sicilia: “Con la nuova garanzia giovani, in continuità con la prima fase del programma – commenta -, si dà avvio ad un nuovo ciclo di programmazione di politiche attive, destinate al miglioramento dei livelli di occupabilità dei giovani siciliani.

Il programma Garanzia giovani due ripartirà a breve, dopo il periodo legato all’emergenza covid-19, sulla scorta di garanzia giovani uno, rinnovando l’offerta e puntando su target più definiti ed obiettivi concreti”.

Puntare sui giovani, quindi, come punto di partenza per risollevare una economia occupazionale che va a rilento.

“La Regione siciliana incrementa la propria dotazione del programma portando il proprio budget da 178 milioni a 205 milioni destinati a giovani siciliani di età compresa tra i 16 e i 35 anni – continua Antonio Scavone. Il programma poggerà su una rete migliore e più efficiente dei ‘centri per l’impiego’, snodo centrale dei servizi pubblici per il lavoro, su una maggiore efficacia delle misure proposte in termini di qualità dei servizi erogati e di obiettivi prefissati e su una più efficace campagna di comunicazione in grado di sensibilizzare le fasce più deboli. La seconda fase del programma presenta però – prosegue – almeno due nuovi elementi distintivi: il primo è la possibilità per alcune misure di estendere la platea oltre i 29 anni di età portandola a 35, il secondo è la presenza di nuove misure come la formazione in azienda, che meglio riescono a coniugare percorsi di formazione mirata con le esigenze del mercato del lavoro”.

La possibilità di estendere l’età sino a 35 anni rappresenta un’importante innovazione del programma perché offre la possibilità, in un mercato del lavoro complesso come quello siciliano, di accedervi anche a soggetti meno giovani e che non sono riusciti a trovare un lavoro.

“L’idea cardine della seconda fase del programma Garanzia giovani – conclude l’Assessore alla Famiglia, Politiche sociali e lavoro – è quella di, in prosecuzione con la prima programmazione, diminuire le distanze tra i giovani siciliani ed il mercato del lavoro offrendo misure concrete che possano migliorare i livelli di occupabilità, in un territorio in forte crisi dal punto di vista lavorativo”.

Abbiamo chiesto a Scavone quali siano le azioni previste: tirocinio extra-curriculare, che, a differenza del curriculare, prevede un’indennità di partecipazione mensile da corrispondere al tirocinante; apprendistato per la qualifica e per il diploma (un contratto di lavoro a contenuto formativo finalizzato al conseguimento della qualifica di istruzione e formazione professionale e del diploma istruzione e formazione; formazione mirata all’inserimento lavorativo, che offre una possibilità in più dei classici “centri per l’impiego” molto spesso sovraccaricati da richieste eccessive. Misure adatte? non resta che attendere i dati del 2021.

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