Governo, Provenzano a Catania striglia Salvini sul Mef - QdS

Governo, Provenzano a Catania striglia Salvini sul Mef

redazione web

Governo, Provenzano a Catania striglia Salvini sul Mef

venerdì 29 Novembre 2019

"Quando si è chiuso l'accordo era vice premier e non poteva non sapere, anche se era in giro al Papeete". Poi il ministro per il Sud ha parlato con i cronisti di Autonomia, fondi Ue e patto di stabilità. "Basta cittadini di serie A e di B"

“Sul Mef Salvini ha accusato Conte di alto tradimento. Peccato, abbia scordato che nei giorni in cui si è chiuso l’accordo sul ‘salva Stati’ lui era vice premier e, se non era in giro al Papeete, doveva saperne qualcosa”.

Il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, a margine di un incontro a Catania su economia e Mezzogiorno nel Palazzo delle Scienze, sede della facoltà di Economia dell’Università, parlando con i cronisti ha duramente strigliato Matteo Salvini, inchiodandolo alle sue responsabilità-

“Se invece Salvini non sapeva nulla – ha aggiunto – la situazione sarebbe ancor più grave: aveva due ministri che frequentavano Bruxelles e non sapevano quello che stava accadendo?”.

“La verità – ha aggiunto il ministro – è che il fondo salva Stati resta così com’è, ci sono delle modifiche minime, ma che non riguardano l’Italia, che non ha bisogno di accedervi. La posizione del governo è quella di fare una valutazione complessiva del pacchetto che prevede anche il completamento dell’unione bancaria, tema molto rilevante per l’Italia del quale discuteremo in Consiglio dei ministri”.

Rispondendo alle domande dei giornalisti Provenzano ha parlato però soprattutto del Sud.

“Questo – ha detto – è un governo che ha messo nelle sue priorità il Mezzogiorno e non in chiave di contrapposizione con il resto del Paese, ma con la convinzione che oggi investire al Sud è far fronte alla più grande emergenza nazionale, ma anche una grande opportunità per un rilancio della crescita dell’intero Paese”.

“Quel che serve all’Italia – ha sottolineato – è una crescita che sia inclusiva, sostenibile, durevole, più forte. In grado di dare risposte alle domande di lavoro che ha questa regione, la Sicilia, e che dobbiamo soddisfare”.

I cronisti gli hanno poi chiesto di commentare l’accordo sull’Autonomia regionale differenziata raggiunto ieri in Conferenza Stato-Regioni con il ministro Boccia che è, miracolosamente viste le roventi polemiche di questi mesi, riuscito a mettere d’accordo tutti.

Leggi l’articolo del Qds.

“La mia prospettiva – ha risposto Provenzano – non è quella di difendere il Sud in Consiglio dei ministri, ma difendere un principio che vale per tutti: non possono esistere cittadini di Serie A e di Serie B. E quindi i diritti di cittadinanza, scuola, salute e assistenza devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale”.

Parlando dell’Europa, Provenzano ha poi lanciato un’idea.

“La battaglia che dobbiamo fare nell’ambito Ue è, a mio parere di socialista europeo, quella di rivedere il patto di stabilità e crescita per rilanciare l’occupazione e lo sviluppo non solo in Italia ma in tutt’Europa”.

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