Grazie al progetto “La tela di Aracne” nascerà a Borgata l’Accademia Sartoriale - QdS

Grazie al progetto “La tela di Aracne” nascerà a Borgata l’Accademia Sartoriale

Oriana Gionfriddo

Grazie al progetto “La tela di Aracne” nascerà a Borgata l’Accademia Sartoriale

venerdì 19 Aprile 2019

SIRACUSA – Nasce in un quartiere popolare della città, viene confiscato alla mafia e poi, nel 2015, affidato al Comune. Da allora il silenzio, ma adesso tutto potrebbe cambiare perché proprio quell’immobile, abbandonato e simbolo di criminalità, potrebbe rinascere sotto il segno della legalità e dell’inclusione. Non è una favola, ma un progetto che presto diventerà realtà in via Bainsizza 145/147, nel quartiere Borgata.

La riconversione è possibile grazie al progetto “La tela di Aracne”, elaborato dal Comune di Siracusa, che ha ricevuto il finanziamento ministeriale “Pon Legalità 2014-2020” per favorire “L’inclusione sociale attraverso il recupero di beni confiscati alle mafie”, per un importo 836.561,80 euro di cui il 100% a fondo perduto.

Nel cuore della Borgata nascerà una Accademia Sartoriale destinata in particolare a giovani in uscita dai circuiti penali e altri soggetti ad alto rischio di marginalizzazione, soprattutto minori, che rischiano di rimanere definitivamente coinvolti nei circuiti criminali.

E “se non sono gigli, ma son pur sempre figli vittime di questo mondo”, come cantava Fabrizio De Andrè, questa è un’occasione per trovare nel lavoro manuale una strada alternativa alla criminalità e scoprire così il proprio talento da poter spendere in un mestiere.

L’Accademia Sartoriale sarà attrezzata con 10 postazioni di lavoro, un’area espositiva, un ufficio per colloqui individuali con pedagogisti e personale specializzato. Il primo intervento sarà sicuramente di natura di ristrutturazione dell’immobile per poi passare all’acquisto degli arredi ed infine alla gestione.

Il progetto prevede anche la creazione del merchandising di Siracusa, a cominciare dal marchio “Le tele di Aracne” che identifica la città di Archimede.

“L’immobile – spiega il dirigente dei Lavori pubblici Natale Borgione – verrà suddiviso in tre ambienti: il primo, l’ufficio Stile, dove verranno progettati e rielaborati capi d’abbigliamento ed accessori; il secondo, la sartoria, che realizzerà tecnicamente tutto ciò che è stato progettato; infine lo showroom, dove verranno esposti tutti i capi creati per la vendita al dettaglio. L’Amministrazione sosterrà l’onere derivante dalla manutenzione e gestione della struttura per i 5 anni successivi alla conclusione del progetto; e ne affiderà la sua gestione a soggetti terzi, mediante procedura ad evidenza pubblica”.

Recupero, rigenerazione urbana, rinascita sociale, legalità, solidarietà, coesione e lo sviluppo urbano si mischiano dentro un quartiere già multiculturale, a due passi dal centro storico di Ortigia, eppure così con un’identità così diversa.

Twitter: @OrianaGionfridd

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