ROMA – Sono 170 le opere pubbliche individuate da Legambiente per fare aprire i cantieri e rilanciare investimenti e occupazione. L’associazione fa sapere di aver realizzato un elenco “certosino, suddiviso per Regione e per tipologia di intervento – messa in sicurezza, bonifica, trasporti, infrastrutture – di opere grandi, medie o piccole che consentirebbero agli italiani di vivere meglio”.
Alla luce del piano presentato dalla Commissione europea con lo stanziamento di mille miliardi di euro per le politiche ambientali e climatiche, “una parte importante di queste risorse deve finanziare il Green New Deal italiano, dando priorità a queste 170 opere”, osserva il presidente di Legambiente Stefano Ciafani. I criteri per la loro selezione sono “l’utilità per i cittadini e i territori, il miglioramento della sicurezza sismica, idrogeologica e sanitaria, l’innovazione nel sistema della mobilità, un minore consumo delle risorse naturali e di materia, la transizione energetica”. Dalla bonifica delle falde delle province di Vicenza, Padova e Verona dai Pfas (acidi perfluoroacrilici) per garantire l’acqua potabile alla messa in sicurezza della falda acquifera inquinata del Gran Sasso in Abruzzo, dalla bonifica in Calabria di oltre 10 milioni di metri quadrati di coperture in eternit alla diga sul Metramo “ancora incompiuta nonostante abbia inghiottito un mare di denaro pubblico”.
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di Redazione
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