Igiene urbana tra Tekra e Igm. Tar di Catania, “La gara ponte è da rifare” - QdS

Igiene urbana tra Tekra e Igm. Tar di Catania, “La gara ponte è da rifare”

Oriana Gionfriddo

Igiene urbana tra Tekra e Igm. Tar di Catania, “La gara ponte è da rifare”

venerdì 19 Luglio 2019

Il Tribunale ha ritenuto illegittimo il criterio del prezzo più basso usato dall’Amministrazione per la gara. Intanto il servizio per i cittadini è garantito e sarà effettuato dall’attuale gestore

SIRACUSA – Servizio di igiene urbana ancora nell’occhio del ciclone. E’ una storia senza fine quella che vede protagonista l’Amministrazione comunale, il Tar di Catania e le ditte che corteggiano il servizio: Tekra e Igm.

Quest’ultima ha gestito i rifiuti in città per oltre 60 anni, fino a quando, lo scorso dicembre, ha perso lo scettro consegnando tutto nelle mani di Tekra, la ditta che si è aggiudicata la gara d’appalto “ponte” cioè valida per sei mesi in attesa di formulare il bando per l’altra gara, quella europea, della valenza di sette anni. Da qui è stato tutto un susseguirsi di ricorsi e sentenze del Tar. Prima Igm ha fatto ricorso, da qui l’annullamento dell’aggiudicazione a Tekra, ma non della gara. Da quel momento si è insediata nuovamente la commissione di gara che, dopo aver riesaminato i requisiti sia di Tekra che di Igm, è arrivata alla ri-aggiudicazione a Tekra.

E adesso, a distanza di mesi, è nuovamente terremoto per il servizio di igiene urbana: il Tar di Catania ha ritenuto illegittimo il criterio del prezzo più basso adottato dall’amministrazione comunale di Siracusa per l’aggiudicazione della gara ponte. Una gara indetta perché a maggio 2018 il Cga aveva riformato la sentenza del Tar di Catania ritenendo illegittima l’offerta di “Igm rifiuti industriali s.r.l.” per aver reso “una dichiarazione obiettivamente reticente”, confermando l’esclusione delle altre concorrenti alla gara aperta indetta dal Comune.

“La scelta di effettuare una gara in tempi rapidi nel maggio 2018 – si legge in una nota ufficiale del Comune – era stata determinata dalla necessità di garantire economicità (cioé un costo minore), trasparenza e partecipazione. Si scelse di fare una gara piuttosto che individuare il gestore con ordinanza, così come avvenuto nel passato per diversi anni. Rimane aperta, per l’amministrazione, una questione fondamentale posta ai giudici ma che non ha trovato risposta. Considerato che il Tar in altri giudizi aveva condannato il Comune di Siracusa al risarcimento dei danni ritenendo illegittimo l’affidamento tramite ordinanza, quale procedura si sarebbe dovuto porre in essere per garantire con celerità la scelta del gestore di un servizio che non può subire interruzioni?”.

Intanto i cittadini possono stare tranquilli perché il servizio è garantito e proseguirà senza soluzione di continuità con l’attuale gestore. L’Amministrazione, intanto, sta valutando se impugnare la sentenza per chiederne la riforma.

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