Il Fisco amico non è una chimera, a Palermo il Tavolo della compliance - QdS

Il Fisco amico non è una chimera, a Palermo il Tavolo della compliance

Patrizia Penna

Il Fisco amico non è una chimera, a Palermo il Tavolo della compliance

domenica 09 Giugno 2019

Amministrazione finanziaria e professionisti a confronto per superare le criticità fiscali. Obiettivo: promuovere il dialogo e aiutare il contribuente a prevenire il contenzioso

PALERMO – La necessità di una “revisione” del rapporto Fisco-contribuente in chiave di dialogo collaborativo e costruttivo tra amministrazione finanziaria e cittadino è stata sollevata da più parti. Ed è proprio in questa direzione che va il cosiddetto “Tavolo della Compliance”: un’iniziativa che mira, attraverso diversi momenti di confronto, all’analisi delle principali problematiche fiscali.

Lo scorso 4 giugno Palermo ha ospitato la quattordicesima riunione che si inserisce all’interno di questa iniziativa fortemente voluta dal Garante del Contribuente per la Sicilia, Salvatore Forastieri. Oltre a Forastieri, alla riunione hanno partecipato il Segretario regionale dell’Associazione magistrati tributari della Sicilia, Giuseppe Guzzo, i rappresentanti delle Agenzie fiscali e dell’Amministrazione finanziaria della Sicilia (compresa la Guardia di Finanza, l’assessorato regionale all’Economia, l’Anci e l’Agente della Riscossione, nonché i rappresentanti degli Ordini professionali che si occupano di Fisco (commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro).

“I partecipanti sono tutti altamente qualificati e tutti assolutamente disponibili a lavorare in maniera responsabile”, ha spiegato Forastieri, “convinti della necessità di fare sempre ricorso al buon senso, di seguire i principi sanciti dallo Statuto dei diritti del contribuente, di utilizzare il contraddittorio preventivo, istituto voluto anche dal Direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Pasquale Stellacci, anche quando la normativa o la giurisprudenza non lo considerano obbligatorio, e di puntare sempre alla realizzazione del principio costituzionale della capacità contributiva, anche grazie ad uso corretto dell’autotutela da parte degli uffici”.

Nel corso dell’incontro sono state affrontate diverse problematiche: tra queste, quella relativa alle anomalie riscontrate da molti contribuenti nella ricezione delle comunicazioni di irregolarità ex art. 36/bis. Si è poi parlato dei rimborsi ai contribuenti della Sicilia orientale per il Sisma del lontano 1990, nonché di una problematica che scaturisce dall’esistenza di significative discordanze nel recupero dei tributi erariali accertati e nel recupero dei contributi previdenziali connessi all’accertamento fiscale, specialmente in caso di sentenza della Commissione tributaria di primo grado non definitiva e favorevole al contribuente.

Il Tavolo siciliano della Compliance, frutto di una iniziativa dell’Uncat, è molto apprezzato in quanto offre la preziosa opportunità di momenti di confronto periodico tra gli “attori” con l’obiettivo precipuo di prevenire il contenzioso attraverso il superamento delle difficoltà interpretative troppo spesso incontrate in ambito tributario.

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