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Il gioco d’azzardo finisce sotto i riflettori: in provincia numeri da non sottovalutare

Pietro Vultaggio

Il gioco d’azzardo finisce sotto i riflettori: in provincia numeri da non sottovalutare

mercoledì 24 Luglio 2019

Un fenomeno molto diffuso non soltanto nelle città più popolose, ma anche nei piccoli centri. Spesi in sei mesi oltre 150 milioni di euro, cui se ne aggiungono 109 per i giochi on-line

AGRIGENTO – Riflettori sul gioco legalizzato e sul fiume di denaro che ha interessato il territorio in questi primi sei mesi dell’anno. In provincia, infatti, sono stati spesi oltre 150 milioni di euro, cui se ne aggiungono 109 milioni se si considera anche il gioco on line.

Una vera e propria fissazione che riguarda in primis il capoluogo, che comunque raccoglie anche un importante numero di persone non residenti. Qui sono stati giocati in sei mesi oltre 29 milioni e mezzo di euro con vincite per oltre 22 milioni e trecentomila euro.

Numeri rilevanti a Canicattì, dove nello stesso lasso di tempo sono stati giocati oltre 17 milioni di euro, con vincite per 12 milioni. Più bassi i numeri a Sciacca, che secondo i dati ha registrato solo 13 milioni e mezzo di euro giocati, con vincite per 9 milioni, e ancor meno rilevanti a Licata, che si ferma ad “appena” 11 milioni di euro giocati e 7 vinti.

Ad avere maggiore appetibilità per i giocatori sono soprattutto le “macchinette” con videopoker o altri giochi di questo tipo, anche se lo storico Lotto continua ad avere una clientela numerosa. Il fenomeno del gioco è comunque complessivamente molto diffuso. Andando a guardare i numeri anche dei centri di dimensioni intermedie, viene fuori che a Favara a fronte di 32 mila abitanti ci sono 10 milioni di euro spesi in gioco fisico, con una spesa pro capite di oltre 340 euro e a Porto Empedocle, a fronte di 16mila abitanti, la spesa pro capite è stata di 390 euro per un totale di oltre 10 milioni di euro.

Sulla questione e sui rischi legati al gioco patologico è intervenuto il presidente della Commissione Salute all’Ars e sindaco di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo, durante il seminario “Non giocarti il futuro” che si è svolto a Ribera. Un incontro pubblico sul gioco d’azzardo patologico nella sala del Bambino della chiesa Madre. “Dai dati sul gioco d’azzardo – ha dichiarato – viene fuori una situazione complessa nell’agrigentino e in tutta la Sicilia. Mi auguro che il testo che ha unificato tre Ddl, ampiamente condiviso in Commissione Salute da tutte le forze politiche dopo un approfondito esame che ha coinvolto tutte le parti interessate, possa approdare al più presto in Aula per l’approvazione”.

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