Il sindaco Pogliese presenta la relazione annuale “Levata l’ancora a una nave incagliata” - QdS

Il sindaco Pogliese presenta la relazione annuale “Levata l’ancora a una nave incagliata”

Desiree Miranda

Il sindaco Pogliese presenta la relazione annuale “Levata l’ancora a una nave incagliata”

giovedì 25 Luglio 2019

Tra i vanti dell’Amministrazione Pogliese c’è l’aver triplicato gli introiti della tassa di soggiorno

CATANIA – A circa un anno di distanza dalla sua elezione, il sindaco Salvo Pogliese si è presentato al Civico consesso per presentare la relazione annuale secondo quanto stabilito dall’articolo 17 della legge regionale n.7 del 1992. Una relazione quasi sentimentale in cui il primo cittadino ha marcato sin da subito la sua scelta di lasciare una poltrona comoda da parlamentare europeo per decidere di governare la sua città.

“Lo abbiamo fatto consapevoli della gravosa assunzione di responsabilità che assumevamo, ma anche con la consapevolezza che non proporsi per cambiare una rotta segnata verso il baratro, avrebbe significato disertare la chiamata della nostra gente che voleva il cambiamento”, ha detto. L’attenzione principale del discorso di Pogliese è, ovviamente, sul tema del dissesto, comunicato dalla Corte dei Conti il 4 maggio 2018 per un debito di un miliardo e 581 milioni.

In questo periodo di attività, il sindaco ha chiamato a raccolta tutte le forze a disposizione da una parte e dall’altra ha raschiato il barile e chiesto aiuto ai Governi centrale e regionale. “Con il dialogo e il confronto, abbiamo suonato la sveglia a dirigenti, funzionari e impiegati comunali, molti dei quali apparivano sfiduciati e addirittura intimoriti”, ha dichiarato. Non sono mancate le frecciatine all’Amministrazione precedente, soprattutto in riferimento alla delibera sui correttivi contabili per 449 milioni votata dal Consiglio comunale su indicazione della Corte dei Conti.

“Non è questa la sede per giudicare il passato, prossimo e remoto, ma abbiamo levato l’ancora e mollato gli ormeggi a una nave incagliata, per portarla nel mare aperto della navigazione dell’ordine delle cose, con trasparenza e voltando definitivamente pagina”, ha sostenuto.

Pogliese ha quindi snocciolato una serie di azioni compiute in questo anno per migliorare la città nella sua immagine, efficienza, capacità economica e di servizio. Il riferimento è dunque al turismo per cui si è riusciti a triplicare gli introiti della tassa di soggiorno e si è investito “sull’effetto moltiplicatore della promozione e dei grandi eventi sportivi, oltre a quelli culturali”, ha detto Pogliese.

Anche la lotta alla burocrazia ha avuto un cambio di rotta “con i permessi a costruire che ora vengono rilasciati in un solo giorno” a cui si aggiunge il decentramento, nuovi servizi digitali per i cittadini, una nuova lotta all’evasione tributaria “incrociando finalmente i dati dei contribuenti in nostro possesso”, ha spiegato il sindaco.

Tra i maggiori progetti avviati nel 2018 uno riguarda la nuova visione della città in quanto legato al futuro Piano regolatore generale, l’altra la raccolta dei rifiuti. Nel primo caso le linee guida sono appena approdate in consiglio Comunale dopo un’attesa di oltre cinquant’anni, nel secondo è stata redatta una nuova gara rispetto a quella lasciata dalla precedente amministrazione. Una gara “con più lotti come voluto dall’Anac, superando un empasse che durava da quattro anni”, ha affermato il primo cittadino.

Non solo. L’Amministrazione attuale si vanta di avere salvato “finanziamenti che sembravano perduti, come quelli per installare 237 telecamere in città: contrastando insieme alle forze dell’ordine con il coordinamento del prefetto e del questore la diffusa illegalità che ora finalmente sembra subire i numerosi colpi assestati da un’incisiva azione interforze di controllo del territorio, unitamente all’essenziale lavoro di contrasto alla criminalità organizzata. Ma soprattutto – ha specificato il sindaco – abbiamo ripetutamente chiamato in causa il Governo nazionale a vari livelli, per fare inserire nell’agenda dell’esecutivo statale il dissesto del comune di Catania”.

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