Imprese turistiche, rush finale per i contributi - QdS

Imprese turistiche, rush finale per i contributi

Michele Giuliano

Imprese turistiche, rush finale per i contributi

mercoledì 24 Aprile 2019

PALERMO – Si inizia a fare sul serio in Sicilia con l’avviso 3.3.4, “Sostegno alla competitività delle imprese nelle destinazioni turistiche”: sono state esaminate dalla Regione le prime 25 richieste, delle quali solo tre sono state considerate inammissibili, mentre una ha rinunciato al progetto. A questo punto, tocca alla commissione di valutazione dare l’ultimo via libera ma è un passaggio che appare assolutamente una formalità. La commissione è composta da Rosario Di Prazza, con funzione di presidente, che ha sostituito Francesco Lo Cascio, il quale ha assunto altro incarico come dirigente responsabile dell’Ufficio Speciale per il settore delle Bonifiche dei siti contaminati. Ancora, fanno parte del gruppo di valutazione Maria Antonietta Abate e Caterina Riera, che ricopre anche le funzioni di segretaria di commissione.

Oltre 33 milioni di euro messi a disposizione, con un massimale di 800 mila euro a progetto, per sostenere le micro, piccole e medie imprese, operanti anche in forma aggregata, che vogliano aumentare la loro competitività nelle destinazioni turistiche, attraverso interventi di qualificazione dell’offerta e innovazione di prodotto o servizio, strategica e organizzativa. I progetti presentati, quindi, sono stati finalizzati ad innalzare la qualità dell’offerta ricettiva, innovare la propria proposta e muoversi sul fronte del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale.

La Regione, ai progetti che saranno ritenuti validi dalla stessa commissione, concederà agevolazioni, sotto forma di contributo in conto capitale/impianti, sulla base di una procedura valutativa a sportello, per quelle imprese che operano nei settori artistico, creativo e culturale, turistico e ricreativo, dei prodotti artigianali tradizionali e tipici dei territori, dei servizi di alloggio e ristorazione, dei servizi e attività per favorire l’accessibilità degli attrattori, dei servizi di informazione e comunicazione.

Hanno potuto presentare domande le micro, piccole e medie imprese, le Reti Soggetto e le Reti Contratto, solo se costituite da almeno tre imprese. Le spese ammissibili a contributo sono quelle per investimenti in opere murarie, impianti generali e relativi allacciamenti alle reti esterne, o per l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, arredi e mezzi mobili. Ancora, possono essere finanziate spese per investimenti in attivi immateriali, come diritti di brevetto, licenze, know- how o altre forme di proprietà intellettuale, o tutto ciò che riguarda le consulenze, esterne specialistiche prestate da Università e Centri di Ricerca pubblici o da imprese dotate di documentate competenze in materia, soltanto se tali servizi non sono continuativi o periodici ed esulano dai costi di esercizio ordinari dell’impresa.

La proposta progettuale ha illustrato nel dettaglio le varie fasi del progetto, compresa quella realizzativa del risultato finale da conseguire, le modalità di realizzazione, finanziarie e gestionali dell’investimento, specificate in un cronoprogramma con indicazione dei mesi necessari per la conclusione dell’investimento a partire dalla data di avvio.

Importante per incassare il disco verde definitivo, bisogna dimostrare la congruenza della proposta con le condizioni economico-finanziarie, produttive e di mercato del bacino di utenza, in modo che il risultato finale da conseguire, l’effetto atteso in termini di valorizzazione dell’attrattore, l’effetto atteso in termini di sostegno alla competitività, gli effetti sociali attesi, il programma di utilizzo dei risultati, siano il più possibile massimizzati e orientati ad un vero sviluppo economico dell’azienda e del contesto in cui lavora.

Michele Giuliano

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