Inail, infortuni nei primi 11 mesi 2019: -0,2%, 997 quelli mortali (-4,7%) - QdS

Inail, infortuni nei primi 11 mesi 2019: -0,2%, 997 quelli mortali (-4,7%)

Patrizia Penna

Inail, infortuni nei primi 11 mesi 2019: -0,2%, 997 quelli mortali (-4,7%)

venerdì 03 Gennaio 2020

In aumento nelle Isole le denunce con esito mortale (da 77 a 94). Malattie professionali: 56.556 casi, 1.504 in più rispetto allo stesso periodo del 2018.

ROMA – Calano gli infortuni e i morti sul lavoro nei primi 11 mesi del 2019 ma la flessione “non rassicura”, avverte l’Inail, perché il confronto col 2018 è influenzato da alcuni gravi episodi avvenuti quell’anno come il crollo del ponte Morandi a Genova e gli incidenti che hanno coivolto i braccianti in Puglia.

In base ai dati diffusi dall’Istituto, gli infortuni sul lavoro denunciati nei primi 11 mesi del 2019 sono diminuiti dello 0,2% a 590.679 casi, 1.299 in meno rispetto alle 591.978 dei primi 11 mesi del 2018 (-0,2%). I casi mortali sono stati 997, 49 in meno rispetto agli 1.046 dei primi 11 mesi del 2018 (-4,7%).“La flessione dei casi mortalinon è da ritenere però rassicurante – sottolinea l’Inail – in quanto legata soprattutto agli “incidenti plurimi”, con cui si indicano gli eventi che causano la morte di almeno due lavoratori, che per loro natura ed entità possono influenzare l’andamento del fenomeno. È proprio quello che è accaduto tra gennaio e novembre del 2018, quando gli incidenti plurimi sono stati 23 e hanno causato 80 vittime, quasi il doppio dei 44 lavoratori che hanno perso la vita nei 19 incidenti plurimi avvenuti nei primi 11 mesi del 2019”.

L’analisi territoriale mostra una diminuzione delle denunce di infortuni con esito mortale nel Nord-Ovest (da 285 a 261), nel Nord-Est (da 264 a 228) e al Sud (da 227 a 212), e un aumento nel Centro (da 193 a 202) e nelle Isole (da 77 a 94).
Diminuiscono le denunce di infortunio con esito mortale dei lavoratori italiani (da 877 a 813), mentre tra i comunitari si registrano undici casi in più (da 46 a 57) e tra gli extracomunitari quattro casi in più (da 123 a 127).

Per quanto riguarda gli infortuni complessivi, i dati evidenziano a livello nazionale un incremento solo dei casi avvenuti “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro, che sono passati da 90.409 a 92.225 (+2,0%), mentre quelli “in occasione di lavoro” sono scesi da 501.569 a 498.454 (-0,6%).
Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi 11 mesi del 2019 sono state 56.556, 1.504 in più rispetto allo stesso periodo del 2018 (+2,7%).

Le patologie denunciate sono aumentate solo nella gestione Industria e servizi, da 43.687 a 45.457 (+4,1%), mentre sono diminuite in Agricoltura, da 10.745 a 10.505 (-2,2%), e nel Conto Stato, da 620 a 594 (-4,2%).
In ottica di genere, le denunce di malattia professionale sono state 569 in più per le lavoratrici, da 14.750 a 15.319 (+3,9%), e 935 in più per i lavoratori, da 40.302 a 41.237 (+2,3%).

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