Infn, svelati i primi minuti subito dopo il Big Bang - QdS

Infn, svelati i primi minuti subito dopo il Big Bang

redazione

Infn, svelati i primi minuti subito dopo il Big Bang

venerdì 13 Novembre 2020

Cosa è accaduto subito dopo il Big Bang? La risposta arriva dalle viscere della Terra e racconta i primi minuti di vita dell’universo. A fornirla, misure accurate della reazione nucleare che conduce alla produzione di elio leggero. Una reazione chiave del processo di produzione degli elementi chimici più leggeri, molto importante nei primi momenti di vita del nostro universo, è quella per cui da un protone e un nucleo di deuterio (un isotopo dell’idrogeno) si ottiene l’elio-3 (un isotopo dell’elio), in simboli: D(p,?)3He.

Questa reazione è stata indagata, con precisione e accuratezza mai raggiunte prima, dall’esperimento Luna (Laboratory for Underground Nuclear Astrophysics) ai laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Infn(Istituto nazionale di fisica nucleare). Grazie alle misure di Luna è stato possibile affinare i calcoli della nucleosintesi primordiale, avvenuta pochi minuti dopo il Big Bang, ricavando informazioni sulla densità della materia barionica, ovvero la materia ordinaria di cui è composto tutto ciò che conosciamo.

I risultati della misura di Luna, insieme a una discussione delle loro conseguenze cosmologiche, sono stati pubblicati sulla rivista Nature. Durante la loro vita le stelle convertono gli elementi chimici leggeri in elementi più pesanti, tramite processi di fusione nucleare. Protoni e neutroni, però, che costituiscono i primi mattoni per la costruzione di tutti gli elementi chimici, si formano entro pochi secondi dal Big Bang. Dopo circa 3 minuti dal Big Bang, la temperatura scende a un miliardo di gradi e il deuterio può finalmente essere prodotto dalla fusione di protoni e neutroni senza essere immediatamente disintegrato dall’interazione con fotoni di alta energia. Inizia così la sintesi degli elementi più leggeri, nota come “nucleosintesi primordiale”.

Nei laboratori sotterranei del Gran Sasso, dove 1400 mt di roccia proteggono le sale sperimentali dalle radiazioni esterne, l’esperimento Luna è in grado di ricreare i processi che sono avvenuti durante la nucleosintesi primordiale e che tutt’ora avvengono nelle stelle, e di riportare con il suo acceleratore di particelle l’orologio indietro nel tempo fino a pochi minuti dopo la nascita dell’Universo.

L’abbondanza di deuterio primordiale è strettamente legata alla densità di materia barionica. La misura della sezione d’urto della reazione D(p,?)3He, ha permesso di conoscere meglio il processo che distrugge deuterio e di migliorare la stima della sua abbondanza primordiale, grazie al codice PArthENoPE, che simula il processo di nucleosintesi primordiale.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017