Iniziative per il contrasto alla povertà e piccoli interventi a favore della città - QdS

Iniziative per il contrasto alla povertà e piccoli interventi a favore della città

Nicola Digiugno

Iniziative per il contrasto alla povertà e piccoli interventi a favore della città

giovedì 18 Aprile 2019

ENNA – “Contrasto alla povertà” è il titolo dell’avviso pubblico diffuso dal Comune, anche attraverso il sito internet istituzionale. Nel documento si rende noto che “i soggetti interessati che intendono essere inseriti negli elenchi per svolgere attività di utilità collettiva, potranno presentare apposita richiesta presso la sede dei Servizi sociali”, in via della Resistenza 1.

Le istanze pervenute saranno oggetto di valutazione, al fine di stabilire lo stato di disagio/bisogno economico dei soggetti/nuclei familiari. Non si terrà conto, ai fini valutativi, del valore del patrimonio immobiliare solo nel caso in cui l’immobile dove risiede il nucleo familiare risulti essere adibito ad abitazione principale.

Si terrà conto, invece, del maggiore carico familiare e della situazione economica e reddituale secondo i parametri previsti. In particolare, 25 punti per Isee da 0 a mille euro; 20 punti da 1.000,01 a 2 mila; 15 punti da 2.000,01 a 3 mila: 10 da 3.000,01 a 4 mila e 500 euro; 5 da 4.500,01 a 5 mila. Relativamente alla composizione del nucleo familiare: 4 punti per ogni minore di età compresa fra 0 e 5 anni, 2 per età tra 6 e 10 anni, 1 per età fra 11 e 19 anni. Inoltre, altri punteggi per condizioni abitative, vedovanze, separazioni e requisiti anagrafici.

I beneficiari dell’assegno economico “per servizi a favore della collettività svolgeranno attività socialmente utile per 4 ore giornaliere, per 80 ore mensili”. L’importo complessivo mensile del sussidio ammonta a 400 euro. Le assenze giustificate, “non dipendenti dalla volontà del beneficiario della prestazione”, per “una durata massima di due settimane saranno oggetto di recupero”. In caso contrario, “l’importo erogato sarà corrispondente alle ore realmente espletate”.

Il compenso “non costituisce reddito da lavoro e non sarà pertanto soggetto ad alcuna ritenuta”. Tra l’Ente comunale e i beneficiari della prestazione assistenziale “non si configurerà né si instaurerà alcun rapporto di lavoro di pubblico impiego”.

Saranno esclusi dai beneficiari della prestazione assistenziale i nuclei familiari la cui situazione economica Isee supera i limiti previsti dal minimo vitale pari a 6.669,13 euro. I beneficiari del reddito di inclusione, Rei, o del Reddito di cittadinanza “non possono accedere alle prestazioni assistenziali” dell’avviso.

L’istanza deve essere compilata utilizzando l’apposita modulistica reperibile presso i Servizi sociali del Comune di Enna, con allegata la documentazione richiesta.

Nicola Digiugno

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