Inquinamento, 1.133 le segnalazioni del “Nose” per i miasmi industriali - QdS

Inquinamento, 1.133 le segnalazioni del “Nose” per i miasmi industriali

Oriana Gionfriddo

Inquinamento, 1.133 le segnalazioni del “Nose” per i miasmi industriali

sabato 12 Ottobre 2019

Primi dati dell’App tanto criticata ma molto usata dai cittadini: ad Augusta registrati 541 cattivi odori. L’applicazione è ancora in fase di sperimentazione. In totale costerà 390 mila euro

SIRACUSA – L’App Nose, tanto discussa e criticata, è invece molto utilizzata dai cittadini, tanto che sono state ben 1.133 le segnalazioni arrivate di cattivi odori di cui: 541 provenienti dal Comune di Augusta, 44 dal Comune di Melilli, 51 dal Comune di Priolo e 497 dal Comune di Siracusa.

Particolarmente fastidiosi gli odori nella giornata del 19 settembre quando, l’app ha raccolto 276 segnalazioni di cui 266 sono giunte dopo le 18.30, di cui la maggior parte delle segnalazioni provenivano dal Comune di Augusta (177).

Da qui sono partite alcune indagini che hanno portato la Polizia Municipale di Augusta ad effettuare un prelievo di aria istantaneo a mezzo canister presso il centro storico in Corso Sicilia, area maggiormente esposta alle molestie olfattive segnalate.

Dall’analisi chimica dell’aria effettuata nei laboratori di Arpa Sicilia è stata confermata la presenza di un mix di sostanze idrocarburiche di natura industriale in concentrazioni significative, oltre alla presenza di composti solforati ben al di sopra della soglia olfattiva, che giustificano le numerose segnalazioni di cattiva qualità dell’aria pervenute da parte dei cittadini del Comune di Augusta.

Riguardo i dati rilevati dalla Rete di monitoraggio, a causa del maltempo che si è abbattuto sulla zona e che ha provocato un blackout elettrico, due stazioni del Libero Consorzio così come la stazione Arpa Villa Augusta hanno interrotto le misurazioni alle ore 17.

L’App che ha portato a questo risultato è ancora in una fase di sperimentazione. Infatti, il progetto conta due fasi: la prima, già operativa, è proprio la costituzione dell’app (del costo di circa 50 mila euro), la seconda prevede la realizzazione di una sorta di centraline per captare qualsiasi tipo di cattivo odore (per un importo di 340mila euro).

Proprio sui costi e sull’utilità dello strumento vertono le maggiori critiche, e questo perché il limite di questo strumento è quello di non rilevare fattori odoranti che non producono cattivi odori. Sulla questione il sindaco di Priolo Gargallo, Pippo Gianni, ha tanto battuto: “Bisogna monitorare urgentemente non solo le sostanze che producono odori molesti, ma in particolare quelle che non vengono avvertite dalla popolazione ma sono altamente nocive per la salute” – ha dichiarato.

Peraltro, proprio in questi ultimi giorni, Priolo è stata protagonista di un episodio che ha allarmato i cittadini, e cioè un fuori servizio allo stabilimento Sonatrach che ha creato forti miasmi.

“Quello che è accaduto in questi giorni e che purtroppo accade troppo spesso – ha detto Gianni – non deve più ripetersi e per questo la salute e l’ambiente sono diventati il punto centrale della mia attività politico-amministrativa”.

Il sindaco Gianni ha informato, inoltre, la Prefettura di quanto accaduto. Magari la giustizia può arrivare prima della politica, come già successo in passato.

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