Inquinamento in Sicilia, report di Corrao all’Ue - QdS

Inquinamento in Sicilia, report di Corrao all’Ue

Raffaella Pessina

Inquinamento in Sicilia, report di Corrao all’Ue

giovedì 11 Aprile 2019

L’eurodeputato pentastellato: “Violate quattro direttive”
Dati su mancata bonifica comprensorio Gela

PALERMO – Il deputato europeo del Movimento 5 Stelle, Ignazio Corrao, ha interessato il Parlamento europeo per ottenere un risarcimento finalizzato a bonificare l’area inquinata del Golfo di Gela.

“Dopo la prima incredibile risposta della Commissione europea – ha detto Corrao – che metteva nero su bianco la mancata conoscenza dello scempio ambientale dell’area del Golfo di Gela, abbiamo consegnato a Bruxelles un dettagliato report con i dati che testimoniano le possibili violazioni di ben quattro direttive”.

“Dato che anche l’Arpa ci ha confermato di non avere uomini e mezzi a sufficienza per garantire il monitoraggio previsto per legge – ha aggiunto – adesso l’Esecutivo europeo non ha più scuse per non far partire bonifiche a Gela e nel suo comprensorio”.

In prima battuta Corrao aveva ottenuto come risposta dalla Commissione europea che l’Europa non era a conoscenza del fatto e ora, a una precisa nuova interrogazione, ha effettuato un accesso agli atti ad Arpa provinciale ed è emerso che l’Ente non aveva potuto effettuare i controlli come previsto per legge a causa di uomini e mezzi carenti.

Corrao ha pertanto inviato nuova documentazione con dati e relazione alla Commissione europea. “Adesso – ha sottolineato – l’Esecutivo europeo ha tutte le informazioni per poter valutare la situazione e pretendere l’avvio delle bonifiche e il risarcimento del danno, così come previsto dalle direttive europee. Se il territorio a questo punto e i suoi cittadini, dovessero ancora una volta non essere risarciti per come meritano, si profilerebbe una violazione del diritto europeo, sanzioni allo stato italiano e dare via al commissariamento per superare la violazione e l’infrazione”.

“La vicenda – ha concluso – sarà oggetto di attenzione della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo”.

R.P.

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