Fase 2, la ripartenza costerà 536 euro in più all'anno per famiglia - QdS

Fase 2, la ripartenza costerà 536 euro in più all’anno per famiglia

Marco Carlino

Fase 2, la ripartenza costerà 536 euro in più all’anno per famiglia

venerdì 22 Maggio 2020

La previsione è del Codacons, sanificazione e distanziamento sociale causeranno aumento dei prezzi. L’associazione ha stilato un decalogo di consigli per contenere spese ed evitare sprechi

ROMA – L’inizio della fase 2 potrebbe rivelarsi un salasso da 536 euro a famiglia. L’allarme arriva da un’analisi del Codacons, che ha realizzato una elaborazione sugli aumenti di prezzi e tariffe che potrebbero registrarsi in concomitanza con le riaperture degli esercizi commerciali.

Le motivazioni sono da ricercare nella prolungata chiusura delle attività, nei costi da sostenere per la sanificazione e nelle nuove regole del distanziamento sociale, motivazioni che ridurranno sensibilmente il numero di clienti delle attività e quindi i guadagni, portando come naturale conseguenza ad un sensibile aumento dei prezzi, a discapito delle tasche delle famiglie italiane.

“Una vera e propria bomba sociale ed economica – tuona l’associazione – che potrebbe essere scaricata sui consumatori finali, attraverso un incremento generalizzato di prezzi e tariffe volto a recuperare sia i maggiori costi a carico degli esercenti, sia i minori guadagni”.

“Inoltre – continua Codacons – alcuni settori hanno già registrato forti incrementi dei listini, come quello alimentare per il quale, stando ai dati forniti dall’Istat, l’aumento dei prezzi si aggira attorno al +2,8%, ma sono molti i comparti che appaiono a rischio rincari nei prossimi giorni. Ogni aspetto della nostra vita quotidiana potrebbe risultare più costoso”.

Il rischio appare dunque concreto. Per questo motivo Codacons ha stilato un prezioso decalogo contente dieci utili consigli per tentare di arginare il rincaro dei prezzi:

– Andare a fare la spesa con una lista già pronta di prodotti da acquistare, in modo da limitare i tempi di permanenza negli esercizi e non dimenticare beni necessari.
Meglio recarsi al supermercato a stomaco pieno, per evitare scelte “di pancia” dettate dalla gola e non da reale necessità.
– Controllate i prezzi, e se per alcuni prodotti notate scostamenti dei listini rispetto ai giorni precedenti, evitateli, dirottando le vostre scelti su beni alternativi.
Per i prodotti freschi è meglio andare a fare la spesa di mattina, quando gli esercizi vengono riforniti, ma è bene ricordare che in prossimità dell’orario di chiusura numerosissime catene “svendono” prodotti deperibili come pane, dolci, prodotti precotti, eccetera, con offerte 2×1 e sconti fortissimi.
– Non farsi cogliere dal panico e non acquistare più del reale fabbisogno, perché il rischio è che parte di ciò che si compra finirà in pattumiera.
Evitare frutta e verdura non di stagione, che hanno prezzi sensibilmente più alti.
Cambiare marca: modificando le proprie abitudini e provando marchi alternativi è possibile risparmiare sensibilmente sullo scontrino.
Attenzione all’ortofrutta già inscatolata: generalmente il costo al kg è più elevato di quello sfuso, perché si paga il packaging.
– Per i beni dedicati alla pulizia della casa, confrontate i prezzi con i prodotti che hanno il marchio del supermercato: è possibile risparmiare fino al 50% e i prodotti hanno le medesime funzioni e caratteristiche.
Guanti, mascherine e altri Dpi consentono risparmi se acquistati in grandi quantità: maggiore è il numero delle unità comprate, minore sarà il prezzo per singolo prodotto. In tal senso, se al supermercato guanti e mascherine costano troppo, o se i rifornimenti scarseggiano, è possibile ricorrere al web, confrontando con attenzione i prezzi e leggendo le recensioni dei clienti per evitare acquisti incauti.

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