La Regione finalmente stabilizza 313 precari storici - QdS

La Regione finalmente stabilizza 313 precari storici

redazione

La Regione finalmente stabilizza 313 precari storici

sabato 31 Agosto 2019

Il presidente della Regione Nello Musumeci, "Era un impegno che avevamo preso all'inizio di questa legislatura e che stiamo mantenendo". L'assessore Grasso, "Risolti così anche pesanti contenziosi". Lunedì la firma dei contratti. Soddisfazione da parte dei sindacati

“Il mio governo compie un altro passo verso la chiusura definitiva del precariato storico nella Pubblica amministrazione in Sicilia. Dopo l’avvio delle procedure nei Comuni dell’Isola, in molti casi già completate, adesso è la volta della Regione. Era un impegno che avevamo preso all’inizio di questa legislatura e che stiamo mantenendo”.

Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, annunciando che lunedì, dopo quasi vent’anni, saranno finalmente stabilizzati 313 lavoratori precari che prestano servizio nell’amministrazione regionale. Entro ottobre saranno indette le procedure per la rimanente parte dei dipendenti. Attraverso il Piano triennale dei fabbisogni di personale 2018/2020 – adottato con decreto del presidente su proposta dell’assessore alla Funzione pubblica Bernardette Grasso – il governo ha, infatti, programmato un sistematico Piano delle assunzioni, secondo quanto previsto dalla normativa regionale e statale.

“Il governo Musumeci tiene fede all’impegno assunto con i lavoratori precari – commenta l’assessore Grasso – valorizzando e dando le giuste garanzie a una categoria da decenni impegnata al servizio dell’amministrazione. Si risolve così anche la pesante situazione generata dai numerosi contenziosi in atto, che ormai da tempo attanagliava l’amministrazione. Stabilizziamo 313 dipendenti ed entro ottobre i rimanenti 282, chiudendo così definitivamente il capitolo del precariato storico interno alla Regione. Al contempo, abbiamo anche sbloccato le assunzioni, ferme dal 2008, e potremo gradualmente procedere al necessario ricambio generazionale, reclutando professionalità idonee alle attività strategiche dell’amministrazione e all’evoluzione del lavoro pubblico”.

I 313 dipendenti che lunedì firmeranno il contratto a tempo indeterminato sono stati assunti in un periodo compreso tra il 1998 e il 2005 e presteranno servizio presso i dipartimenti: Acqua e rifiuti, Ambiente, Protezione civile, Beni culturali, Agricoltura, Tecnico, Ufficio legislativo e legale e Sviluppo Rurale. Per gli ulteriori 282 precari (123 istruttori e 159 funzionari), già in servizio presso i dipartimenti della Protezione civile, Autorità di bacino, Acqua e rifiuti, Turismo e Lavoro, verrà emanato entro ottobre un apposito bando a loro riservato. “In entrambi i casi – conclude l’assessore Grasso – si tratta di personale qualificato, inserito ormai da decenni all’interno dei dipartimenti e sul quale, nel tempo, l’amministrazione regionale ha investito, sia in termini di formazione che di accrescimento delle competenze”.

“La stabilizzazione di 313 lavoratori precari della pubblica amministrazione regionale è un traguardo storico di importanza eccezionale. Un obiettivo raggiunto dopo anni e anni di trattative, impegno, sacrifici. Sacrifici portati avanti soprattutto da questi dipendenti, che hanno lavorato e svolto le loro mansioni senza mai tirarsi indietro, fino a diventare imprescindibili, sempre portando sulle spalle il peso della precarietà. Vedere oggi le loro ambizioni realizzarsi è una grande soddisfazione per il nostro sindacato che da sempre è stato al fianco di questi lavoratori per ottenere il rispetto dei loro diritti”.

Lo dice Paolo Montera, segretario generale della Cisl Fp Sicilia. “Grazie alla proficua collaborazione con l’assessore alla Funzione pubblica Bernardette Grasso, siamo riusciti – aggiunge – a portare avanti battaglie di livello che si trascinavano da anni. Ora, dopo la stabilizzazione dei precari dei Comuni e, adesso, dopo quella dei precari storici della Regione, ci impegneremo affinché il risultato sia lo stesso anche per gli altri 282 precari, i cosiddetti ‘comma 2’, e il tempo stabilito non si sposti effettivamente oltre ottobre”.

“Accogliamo con soddisfazione questo risultato – commenta anche Fabrizio Lercara, segretario regionale della Cisl Fp Sicilia, con delega per i dipendenti regionali – ottenuto con molta dedizione. La stessa che metteremo per le assunzioni di ottobre degli altri precari della Regione e che stiamo mettendo nel processo in corso all’Aran Sicilia, che dopo la firma del nuovo contratto dei regionali, ci vede impegnati per il rinnovo del contratto della dirigenza e la riclassificazione di tutto il personale attualmente in servizio alla Regione”.

“Un obiettivo storico, di grande rilevanza sociale” Lo dicono il segretario generale della Fp Cgil Sicilia, Gaetano Agliozzo, e il coordinatore regionale, Franco Campagna, dopo l’annuncio della firma del presidente della Regione, Nello Musumeci, con cui si mette fine al precariato di 313 lavoratori impegnati nell’amministrazione regionale.

“È il giusto e meritato riconoscimento -aggiungono- all’impegno e ai sacrifici di questi dipendenti, i quali, nel corso degli anni, hanno sempre prestato, con grande senso di responsabilità, la loro attività e le loro mansioni nell’interesse della pubblica amministrazione e quindi al servizio della collettività. E oggi vedono coronata questa legittima aspettativa”.

“Per noi, che da tempo ci battiamo e adoperiamo affinché questo processo potesse concretizzarsi, rappresenta un grande successo ed è motivo di orgoglio. Ora mettiamoci subito al Tavolo e al lavoro – evidenziano Agliozzo e Campagna – per tagliare altri due significativi traguardi: quello per la stabilizzazione degli altri 282 precari, i cosiddetti ‘comma 2″, e quello per la stabilizzazione dei lavoratori in servizio negli enti in dissesto”. “Ci auguriamo che anche rispetto a questi due percorsi – concludono Agliozzo e Campana – l’assessore regionale alla Funzione Pubblica Bernadette Grasso, riesca ad imprimere, con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, la stessa positiva svolta”.

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