Lega Nord, Candiani, “Circoli meridionali? Creati dagli espulsi” - QdS

Lega Nord, Candiani, “Circoli meridionali? Creati dagli espulsi”

redazione

Lega Nord, Candiani, “Circoli meridionali? Creati dagli espulsi”

giovedì 04 Giugno 2020

Il segretario regionale commenta così l’adesione di alcuni consiglieri al movimento civico. “In Sicilia il partito sta crescendo" ma a Palermo ha già perso qualche pezzo

PALERMO – “È incredibile leggere notizie dell’anno scorso rimesse in circolazione utilizzando soggetti che non si rendono conto di essere strumento di chi vuole solo ostacolare l’azione politica della Lega sul territorio”: a dirlo in una nota Stefano Candiani, segretario regionale in Sicilia del partito guidato da Matteo Salvini, commenta la notizia dell’adesione di alcuni consiglieri al movimento civico dei Circoli della Lega dei Meridionali.

La Lega, in effetti, nei giorni scorsi ha perso qualche pezzo a Palermo. Diversi consiglieri comunali della provincia, ma anche nomi molto conosciuti nel capoluogo, che hanno deciso di abbandonare il partito di Salvini per aderire al neonato movimento civico dei Circoli della lega dei Meridionali. Sembra una vera e propria scissione i cui esiti sono ancora tutti da capire. “La costruzione di un percorso politico, che abbia come obiettivo i valori identitari della nostra terra, è la leva attraverso la quale si può realizzare il progetto per un meridione che sia volano di speranza e di riscatto per il nostro popolo e per le future generazioni. Per questo motivo, abbiamo aderito ai Circoli della lega dei Meridionali”, avevano scritto in una nota i consiglieri della quinta circoscrizione di Palermo Francesco Stabile e Andrea Aiello, vicepresidente, la consigliera di Bagheria Anna Zizzo, il consigliere di Roccapalumba Giuseppe Gattano, i consiglieri di Contessa Entellina, Piero Di Miceli e Tiziana La Motta. E anche il consigliere di Lercara Friddi Luca Seminerio che annuncerà nei prossimi giorni la propria adesione.

Tutti attorno a Salvatore Albelice, 65 anni di Ramacca, nel Catanese, già Forza Italia, che per tanti anni ha vissuto a Bruxelles dove è stato presidente di ‘Azzurri nel mondo’. “All’inizio – racconta – ho dato credito alla Lega poi mi sono reso conto che a loro del Sud interessano solo i voti e a questo punto ho deciso di fare un passo indietro. Ora stiamo lavorando sul territorio – aggiunge – abbiamo decine di adesioni e alle prossime elezioni candidati alle prossime amministrative in Sicilia nei vari comuni e alle prossime politiche. Al momento abbiamo 8 consiglieri comunali in Sicilia e in settimana avremo l’adesione di altri 7 e siamo sempre più numerosi. Candiani gestisce il partito in modo autoritario e a molti non va più bene, ci trattano come una colonia. Noi difendiamo davvero gli interessi del Sud”. Più morbido Aiello: “Abbiamo scelto un progetto del territorio, non siamo contro la Lega e siamo pronti a collaborare anche con la Lega, nel perimetro del centrodestra”, conclude. L’ultimo ad essere sceso dal Carroccio è stato Giuseppe Barbici, consigliere comunale di Partinico.

Il segretario Candiani non ci sta e precisa che i consiglieri confluiti nei circoli della Lega sono in realtà persone già sospese o espulse dal partito diversi mesi addietro per gravi violazioni “di quel rivoluzionario codice etico che ci siamo dati in Sicilia. Figure alle quali, nonostante tutto, solo lo scorso mese di febbraio era stata data ancora attenzione perché la Lega è sempre pronta a riabbracciare chi comprende l’importanza fondamentale di rispettare l’organizzazione e le regole interne al partito, vere garanzie per l’affermazione di quel sano principio meritocratico in una terra in cui sino ad oggi si è preferito privilegiarne altri, come quello degli amici e degli amici degli amici, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti”.

“Nel frattempo – sottolinea Candiani – la Lega cresce con il contributo di tantissimi altri che hanno sposato le nostre battaglie e il nostro metodo. Abbiamo raddoppiato gli iscritti e allargato ulteriormente il novero degli amministratori locali in Sicilia in un momento di espansione culminato nella nomina dell’assessore regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana. Il lavoro fatto dalla Lega negli ultimi tempi in Sicilia, tra i territori, non lo giudico io, ma lascio che, di volta in volta, siano gli elettori siciliani a farlo. Penso, per esempio, alle ultime elezioni europee, in cui ben 320 mila siciliani, pari al 20,7%, ci hanno espresso la loro fiducia. Abbiamo eletto ben due europarlamentari, che si stanno impegnando tanto per l’Isola, e Matteo Salvini è stato votato da oltre 181 mila siciliani che hanno scritto il suo nome e cognome sulla scheda elettorale”.

Ecco – conclude Candiani – piuttosto che agli attacchi strumentali di chi pensava di trovare nella Lega l’ennesimo partito da gestire a proprio uso e consumo, noi siamo concentrati sulla responsabilità che avvertiamo per la crescente fiducia che ci riconoscono i siciliani”.

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