M5s in subbuglio, Corrao va via, Trizzino dice sì al Mes - QdS

M5s in subbuglio, Corrao va via, Trizzino dice sì al Mes

Raffaella Pessina

M5s in subbuglio, Corrao va via, Trizzino dice sì al Mes

venerdì 04 Dicembre 2020

Grillini siciliani “ribelli” tra addii polemici e scelte controcorrente. Scissione a Bruxelles, 4 eurodeputati lasciano il gruppo: “Non c’è confronto”

ROMA – Ancora defezioni nel Movimento Cinquestelle, e voci di corridoio danno per conclusa questa esperienza politica. In questa nuova ondata rivoluzionaria, ad abbandonare la nave è stato l’eurodeputato Ignazio Corrao, siciliano, che si è portato dietro altri tre colleghi (Piernicola Pedicini, Eleonora Evi e Rosa D’Amato). Molto probabile un loro prossimo ingresso nel gruppo dei Verdi. “è una decisione squisitamente ‘europea’, – hanno detto – non legata alle dinamiche nazionali. Questo malumore va avanti da diversi mesi”.

Ma in Sicilia già c’è chi si chiede quale conseguenza vi sarà dopo quanto accaduto e se cambieranno ancora gli equilibri di maggioranza ed opposizione. In un post su Facebook Corrao ha detto che all’interno del Movimento “l’aria era irrespirabile da mesi, con spazi di confronto azzerati”. Corrao sfoga tutta la sua amarezza: “Che il Movimento avesse un inizio e una fine era noto a tutti noi sin dal principio”. “Quello che oggi si chiama M5S è un’altra cosa, qualcosa di più simile agli altri partiti e sicuramente qualcosa a cui, da cittadino, non mi sarei avvicinato (così come non mi avvicinai agli altri a suo tempo)”. “Non ho intenzione di offendere la mia intelligenza e il mio percorso scendendo al livello di fango di alcune persone che una volta saltate sul carro, abusano di un simbolo e di un nome con cui non c’entrano nulla. Ma queste ultime hanno solo velocizzato e imbruttito, con grande tornaconto personale, un processo che sarebbe avvenuto comunque”.
Diverse le motivazioni di Piernicola Pedicini che, avendo ricevuto una procedura sanzionatoria da parte dei probiviri del M5S ha voluto lasciare prima di essere espulso. “Toglierò tutti dall’imbarazzo, perché non sono il tipo che si fa cacciare – ha detto – piuttosto vado via da solo”.
Per Pedicini, il Movimento di un tempo “non esiste più”, perché “ha ceduto il passo a un partito che tende tranquillamente la mano a Berlusconi o che, in tutta tranquillità, fa accordi con D’Alema per entrare nella famiglia europea dei Socialisti”.

I venti di rivoluzione stanno investendo anche il gruppo pentastellato all’Ars. Contro tutte le direttive che pongono il M5S in posizione contraria all’utilizzo del Mes, il deputato Giorgio Trizzino ha dichiarato che voterà un “si convinto” al Mes nella risoluzione di maggioranza da votare in Aula il 9 dicembre in vista del prossimo Consiglio europeo. “Quando mancano le bombole di ossigeno nelle farmacie – ha detto Trizzino – ed i malati gravi rischiano di essere sedati per non morire soffocati. Mentre si riducono a vista le risorse professionali ed umane per fare fronte ad una inadeguatezza del Ssn di fornire risposte al bisogno crescente di posti letto ed assistenza domiciliare. Nel momento in cui il Paese si appresta a fronteggiare la più grave crisi economica della sua storia e a programmare l’utilizzo dei fondi messi a disposizione dall’Europa – afferma Trizzino – ecco che spuntano documenti a firma di parlamentari del M5S che chiedono che la riforma del Mes non venga approvata né tantomeno sia utilizzato il Mes sanitario”.
Se il Movimento Cinquestelle all’Ars dovesse perdere ancora qualche pezzo, dopo la scissione dei quattro deputati che hanno creato il gruppo Attiva Sicilia, la sua consistenza scenderebbe pericolosamente lasciando il posto di primo partito a Palazzo dei Normanni al gruppo di Forza Italia, il partito del presidente dell’Assemblea Regionale, Gianfranco Miccichè.
Raffaella Pessina

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