Maltempo, nel Siracusano trovato morto l'uomo disperso - QdS

Maltempo, nel Siracusano trovato morto l’uomo disperso

redazione

Maltempo, nel Siracusano trovato morto l’uomo disperso

sabato 26 Ottobre 2019

Era un agente della polizia penitenziaria travolto con la sua auto da un fiume in piena. Il cordoglio dei vertici regionali. I Vigili del fuoco impegnati a tutto campo. Sessanta pecore morte nel Ragusano. Si contano i danni

L’ondata di maltempo che ha investito il Sud Est della Sicilia ha provocato la morte di un agente della polizia penitenziaria travolto con la sua auto da l’agente di polizia penitenziaria travolto ieri notte da un’ondata di fango causata dall’esondazione del fiume Tellaro, a Noto, nel Siracusano.

L’uomo, Giuseppe Cappello, di 52 anni, di Rosolini, era stato segnalato come disperso nella notte sulla statale 115.

Oggi è stato trovato dai Vigili del fuoco di Palazzolo Acreide in un terreno a qualche centinaio di metri dalla sua autovettura.

Secondo la ricostruzione, l’agente sarebbe rimasto in panne con l’auto, ma dopo essere sceso sarebbe scivolato e poi trascinato dalla corrente.

La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta affidando le indagini ai Carabinieri.

Il cordoglio dei vertici della Regione siciliana

“Esprimo il mio più profondo cordoglio per la morte di Giuseppe Cappello, agente di polizia penitenziaria, travolto dal nubifragio che si è abbattuto tra Pachino, Noto e Rosolini” ha detto il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, che ha fatto pervenire ai familiari delle vittime le sue personali condoglianze e quelle dell’intero Parlamento siciliano.

“Al di là dei danni materiali, che appaiono essere notevoli – ha commentato il governatore Nello Musumeci – provo profonda tristezza per la morte del povero agente della polizia penitenziaria Giuseppe Cappello. Ai familiari, così duramente colpiti, voglio far arrivare la vicinanza di tutta la comunità siciliana”.

Musumeci ha annunciato che “il Governo della Regione si adopererà, fin da subito, per il ripristino delle infrastrutture e l’avvio delle procedure per deliberare lo stato di calamità”.

Gli altri interventi dei Vigili del fuoco e la conta dei danni

Lungo la stessa strada ieri sera erano state travolte altre due auto dalla piena del torrente.

Oltre al corpo dell’agente di polizia penitenziaria i vigili del fuoco hanno recuperato e tratto in salvo nel siracusano complessivamente sedici persone.

Il nubifragio si è abbattuto soprattutto nella zona sud della provincia, tra Pachino, Noto e Rosolini.

Allagamenti nelle strade di collegamento tra questi Comuni, che stanno facendo anche una conta dei danni.

Le sedici persone soccorse erano rimaste intrappolate nelle proprie auto. La provinciale 19 è stata chiusa al traffico per evitare pericoli agli automobilisti.

Morti sessanta ovini nel Ragusano, danni ai raccolti

Oltre 60 ovini sono morti per il maltempo che ieri ha colpito la zona di Ispica, nel Ragusano.

Lo straripamento del torrente Favara ha provocato una strage di capre, pecore e agnelli dell’azienda Roccuzzo che produce ricotta e formaggi.

Lo ha reso noto la Coldiretti Sicilia che stima il danno in oltre 100.000 euro. “Le immagini mostrano un tappeto di capi morti annegati”, ha commentato il direttore della Coldiretti di Ragusa, Calogero Maria Fasulo, impegnato con i tecnici a verificare l’ammontare dei danni in tutta la provincia.

“Questi fenomeni – ha aggiunto – dimostrano quanto sia indispensabile la manutenzione continua degli alvei dei fiumi e torrenti perché ormai il cambiamento climatico è una realtà con cui ci si deve confrontare ogni giorno. Il maltempo ha anche colpito duramente la produzione di ortaggi”.

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