Ennesimo Natale in baracca per duemila famiglie - QdS

Ennesimo Natale in baracca per duemila famiglie

Lina Bruno

Ennesimo Natale in baracca per duemila famiglie

martedì 08 Dicembre 2020

Il progetto parlamentare di Risanamento è bloccato alla Camera, in Commissione Ambiente. Gli appelli di FI e M5s al ministro Provenzano, mentre De Luca ha scritto al premier Conte

MESSINA – Sarà pure una questione locale, ma la vergogna è nazionale e nessuna istituzione può tirarsene fuori. Il Risanamento delle aree baraccate messinesi, nove ambiti per oltre 250 mila metri quadrati, sembra essere entrato in un vicolo cieco, malgrado l’intesa trovata da maggioranza e opposizione – almeno nelle dichiarazioni ma non ancora nei fatti – su una norma nazionale risolutiva in cui far confluire le proposte di Forza Italia, Movimento 5 stelle e Partito democratico.

Il percorso legislativo, iniziato mesi fa, è fermo in Commissione Ambiente della Camera e qualche giorno fa è svanita anche la possibilità di bypassare il lungo iter parlamentare attraverso la Finanziaria. La Commissione Bilancio ha infatti dichiarato inammissibili, perché annoverati tra gli interventi di natura localistica, gli emendamenti presentati alla manovra da Matilde Siracurano (FI), Francesco D’Uva (M5s) e Pietro Navarra (Pd), che si proponevano di dare una soluzione in tempi celeri a un problema che vede circa ottomila persone vivere ancora in condizioni di estremo degrado.

Adesso la palla sembra passare al ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, sollecitato a intervenire, come aveva promesso, con un emendamento governativo che stanzi le risorse necessarie da Stefania Prestigiacomo (FI), vice presidente della Commissione Bilancio.

Un appello lo ha lanciato anche la stessa Siracusano, che sta conducendo con decisione questa battaglia presentando sul tema proposte di legge ed emendamenti. “Tutte le forze politiche – ha affermato la rappresentante di FI – dimostrino responsabilità nel dare risposte concrete e celeri a una importante città del Sud. Il ministro Provenzano ascolti l’appello dell’assessore della Regione Siciliana, Marco Falcone, e dia una linea chiara e precisa”.

Anche i portavoce nazionali e regionali del M5s – Francesco D’Uva, Alessio Villarosa, Grazia D’Angelo, Antonella Papiro, Valentina Zafarana e Antonio De Luca – hanno sottolineato l’impegno pentastellato sulla questione, rivolgendosi a Provenzano. “Ora il ministro – hanno affermato – dopo che anche il suo partito ha sottolineato quanto sia importante che il Governo faccia la sua parte, ha la possibilità di agire in modo deciso e decisivo”.

Il sindaco Cateno De Luca si è rivolto invece direttamente al premier Giuseppe Conte, chiedendogli un appuntamento urgente e invitandolo a trascorrere il giorno di Natale in mezzo alle baracche messinesi. Nella lettera di tre pagine inviata al premier, il primo cittadino ha messo da parte l’ironia che spesso lo ha contraddistinto facendo una disamina su quanto l’Amministrazione comunale sia riuscita a fare finora e sui motivi che rendono necessario un intervento nazionale che in due anni potrebbe mettere fine al dramma di circa duemila famiglie. “Questa Amministrazione – ha detto De Luca – ha attivato i tavoli di confronto regionali affinché fossero trasferite le relative risorse già previste dalla Lr 10/1990, oltre che le risorse previste dalla rimodulazione del Poc. Sono intervenuto sui vari programmi di finanziamento, sottraendo risorse allo sviluppo infrastrutturale di questa città e alla programmazione di investimenti su opere pubbliche, perché ho ritenuto prioritario destinarli alla costituzione di un Fondo emergenziale per i soggetti in ambito risanamento”.

“Tutti gli sforzi compiuti – ha aggiunto – hanno condotto all’acquisto di soli 199 immobili in un anno e mezzo. Il tempo stimato per la fuoriuscita di duemila famiglie pertanto sarebbe di oltre dieci anni. Non possiamo essere più lasciati soli”.

“La Giunta – ha concluso – ha approvato un mese fa un ‘Programma multifondo per lo sgombero e la demolizione delle strutture abitative esistenti negli ambiti di risanamento, per azioni a sostegno dell’accompagnamento all’abitare e per la rigenerazione urbana sostenibile’. La strategia è quella di assegnare a ciascun nucleo familiare un capitale personale di Capacitazione, che coprirà fino al 95% del valore della casa scelta. La sostenibilità economica di questo programma è di circa 250 milioni, 150 per l’acquisto di duemila immobili e cento milioni per sbaraccamento, demolizione, rigenerazione urbana e opere di urbanizzazione degli ambiti di risanamento”. Il tempo minimo previsto, secondo De Luca, è di 24 mesi.

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