MessinaServizi e la “Carica dei 100”, ecco la strategia per ripulire la città - QdS

MessinaServizi e la “Carica dei 100”, ecco la strategia per ripulire la città

Lina Bruno

MessinaServizi e la “Carica dei 100”, ecco la strategia per ripulire la città

martedì 03 Settembre 2019

La società comunale ha pubblicato un bando per inserire un centinaio di nuovi dipendenti. L’estate è stata scandita da numerose segnalazioni sull’immondizia presente nelle strade

MESSINA – Una città ancora lontana da livelli di pulizia e decoro accettabili, con l’abbandono continuo di ingombranti da una parte e l’immondizia sparsa su strade e marciapiedi dall’altra.

Sono state continue questa estate le segnalazioni di cittadini e consiglieri di circoscrizione, ma anche le vie del centro continuano a non essere regolarmente spazzate, con erbacce ai margini che proliferano. Ci sono zone che non vedono un netturbino da mesi e nelle periferie poi l’incuria è totale. Sarà una soluzione avere cento operatori in più per un anno, che tra i compiti assegnati hanno anche lo spazzamento?

I vertici della MessinaServizi Bene comune confidano molto in questo incremento di personale, necessario anche per l’avvio del porta a porta, mentre per tre mesi e 20 ore settimanali sono stati inseriti 72 destinatari di borse lavoro, appartenenti alle fasce sociali più fragili. Tre anni fa il numero dei dipendenti era di oltre 550 ora sono 500. Circa cento unità hanno oltre 60 anni, 70 hanno varie limitazioni, tanto da non potere svolgere lavori di spazzamento e raccolta, mentre una settantina svolgono servizi amministrativi. Ci sono poi le assenze che ogni giorno si registrano per malattia o altro che vanno dal 10% al 20% della forza lavoro impiegata.

Da qui deriverebbe il ricorso, che i sindacati hanno denunciato come eccessivo, allo straordinario, con una media, dall’inizio del 2019, di 4.200 ore ogni mese utilizzate per espletare il servizio. Il bando per le cento assunzioni però, già pubblicato al Centro per l’impiego, è stato bloccato per apportarvi le modifiche concordate con i sindacati e la selezione, che doveva partire domani, è stata rinviata al 18 settembre.

Il punto più controverso del bando è il limite di età previsto a 40 anni, ritenuto discriminante dal consigliere comunale Libero Gioveni, dal presidente della Commissione Igiene e Sanità Giovanni Scavello e da Cgil e Uil. Anche dopo la riunione sindacale del presidente di MessinaServizi Pippo Lombardo con Francesco Fucile e Carmelo Pino, della Fp Cgil, e Michele Barresi della Uil Trasporti, il limite è rimasto invariato con disappunto dei rappresentanti sindacali che avevano chiesto di innalzarlo a 50 anni. Per Cgil e Uil l’ideale sarebbe stato uniformare il bando di selezione a quello predisposto da Atm. “Non è un requisito equo – hanno commentato Fucile e Barresi – in considerazione della particolare situazione della disoccupazione cittadina che investe drammaticamente fasce di età oltre i 40 anni, ma l’azienda ritiene che il limite scelto derivi da un’analisi fatta sulla incidenza del tasso di disoccupazione rispetto alle fasce di età e a dir loro il più alto tasso di disoccupazione nella Città di Messina è nella fascia anagrafica fino ai 40 anni”.

“È una scelta aziendale – ha spiegato Lombardo – visto l’alto tasso di anzianità del personale dipendente. In prospettiva del servizio porta a porta, che sarà soprattutto manuale, abbiamo ritenuto opportuno scegliere risorse umane giovani che possano garantire determinati standard”.

È stata accolta, invece, la richiesta di eliminare, tra i requisiti, il possesso della patente di guida B, in contrasto con il livello d’inquadramento contrattuale, e l’assenza di contenzioso con la MessinaServizi, punto questo che secondo Fucile e Barresi avrebbe messo a rischio di impugnativa lo stesso bando.

Un’altra questione aperta dai sindacati, su cui l’azienda ha chiesto un parere legale, è quella dei 24 ex lavoratori della Multiservizi, inseriti in elenco di mobilità interaziendale con determinazione n.564/2019 della Città metropolitana di Messina, che avevano chiesto di essere assunti. “Si tratta – hanno evidenziato i rappresentanti della FpCgil e Uil trasporti – di ex lavoratori a tempo indeterminato licenziati dalla società Multiservizi Srl e che hanno una precedenza di assunzione nelle società a partecipazione pubblica che sulla base dei propri piani aziendali evidenziano carenze di organico”.

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