Metro, nuovo incontro a Paternò. Ecco gli step per aprire il cantiere - QdS

Metro, nuovo incontro a Paternò. Ecco gli step per aprire il cantiere

Antonino Lo Re

Metro, nuovo incontro a Paternò. Ecco gli step per aprire il cantiere

giovedì 30 Maggio 2019

Dopo il Via/Vas la parola passerà ai Consigli dei comuni interessati. Papale (FI): “Fase progettuale oltre l’80%, appalto in tempi brevi”. GUARDA LA VIDEO INTERVISTA

PATERNO’ – Quello della metropolitana è un tema che sta particolarmente a cuore alla città paternese. Dopo la conferenza andata in scena lunedì scorso, il sindaco Nino Naso ha indetto un tavolo tecnico presso il quinto piano del palazzo di città a cui hanno partecipato il direttore generale di Fce, Salvatore Fiore, e i deputati regionali Alfio Papale e Gianina Ciancio. Assente, invece, l’assessore alle infrastrutture Marco Falcone.

Insieme alla presenza di diversi assessori e consiglieri comunali, oltre ai rappresentanti delle varie associazioni che si stanno battendo sull’argomento, l’ingegnere Fiore ha spiegato nei dettagli la parte di tratta che vede interessata la città di Paternò: “C’è grande sintonia – ha esordito Fiore – con l’amministrazione paternese. L’idea è quella di completare il progetto nei tempi più rapidi possibili, ossia collegare il sistema di trasporto metropolitano che gravita sul centro urbano di Catania con Paternò ma anche Adrano, perché tra questi due paesi le gallerie sono realizzate, l’interferenza con le funzioni urbane è stata totalmente eliminata, quindi una volta che arriverà la metropolitana a Paternò, bisognerà cambiare lo scartamento, cioè la larghezza dei binari ed elettrificando con lo stesso treno a partire da Adrano fino ad arrivare all’aeroporto”.

La realizzazione dell’infrastruttura dunque, oltre Paternò, interesserà anche Adrano. In questo momento si è in fase di reperimento dei finanziamenti e una volta definita la procedura di approvazione del progetto da parte dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente sul giudizio di compatibilità ambientale e dei Comuni sulla variante urbanistica, si può avviare la fase di affidamento dei lavori.

Ma in quanto tempo potrà essere realizzata l’intera tratta Misterbianco-Paternò? “Secondo il nostro crono programma la tempistica è di quattro anni – ha precisato Fiore – ma bisogna mettere in preventivo una serie di condizioni, come contenziosi in fase di gara e di realizzazioni e crisi aziendali che purtroppo stanno caratterizzando il mondo delle costruzioni a livello nazionale”.

Il direttore generale di Fce ha ribadito più volte che il nodo principale della questione non riguarda principalmente l’ottenimento dei fondi necessari per la realizzazione dell’opera, ma avere l’ok definitivo al progetto. “Dopo l’approvazione da parte dell’assessorato regionale – ha sottolineato Fiore – quest’ultimo chiederà ai comuni interessati, vale a dire Misterbianco, Belpasso e Paternò di esprimere il proprio giudizio sulla variante urbanistica”. Altro chiarimento fornito dal dirigente della Ferrovia Circumetnea è quello che concerne il People Mover, il quale verrà realizzato normalmente come previsto dal progetto: trasporterà i passeggeri da piazza della Regione al quartiere Ardizzone e fungerà anche da mobilità urbana.

Infine l’amministrazione Naso ha fatto la propria mossa proponendo un’alternativa al progetto che Fce ha previsto per la fermata di Paternò. L’ingegnere Gaetano Laudani, facendo notare che la fermata Ardizzone non è proprio al centro della cittadina etnea, ha rilanciato auspicando la nascita di una stazione della metropolitana in prossimità di quella attuale della Circumetnea, con la possibilità di avere un parcheggio scambiatore nel terreno tra la villa Moncada, il rifornimento Eni e la via Stazione. Una proposta che è stata presa in considerazione e che verrà vagliata da Salvatore Fiore e il suo staff.

A margine del vertice tecnico, ai microfoni del QdS è intervenuto il deputato regionale Alfio Papale (FI), al quale abbiamo chiesto come la Regione si stia muovendo sul progetto Fce: “Stiamo cercando di accelerare le procedure. Oggi c’è il parere di Via Vas, che in genere è uno dei più complicati per ottenere le relative autorizzazioni. Il governo Musumeci ha fatto si che questa procedura venisse snellita e che in 45 giorni si potesse ottenere l’ok. Il tempo è trascorso, ma auspico che entro 15 giorni potrà arrivare il parere sulla questione. A quel punto la palla passerà ai consigli comunali che dovranno sbloccare la pratica e a loro volta avranno altri 45 giorni per dare una risposta. Ritengo che tutta la fase progettuale abbia superato l’80% delle procedure, quindi in tempi brevi la tratta potrà essere appaltata”.

 

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