Migranti, la Tunisia blocca le traversate, ma gli sbarchi continuano - QdS

Migranti, la Tunisia blocca le traversate, ma gli sbarchi continuano

redazione web

Migranti, la Tunisia blocca le traversate, ma gli sbarchi continuano

giovedì 13 Agosto 2020

Nonostante le autorità del Paese nordafricano abbiano fermato ottanta persone sequestrando sei imbarcazioni, nell'Agrigentino ieri sono arrivate oltre sessanta persone. E quaranta oggi. Le fughe, il turismo e le aggressioni a Marsala di giovani di colore. Ancora impunite

Nell’ambito della lotta al fenomeno della migrazione clandestina la Guardia costiera tunisina ha sventato nella notte tra il dieci e l’undici agosto scorso sette traversate illegali verso le coste italiane a partire da vari punti del territorio tunisino.

Lo ha affermato il portavoce della Guardia nazionale di Tunisi, Houssem Eddine Jebabli, in un comunicato, precisando che durante le operazioni sono stati fermati ottanta migranti tra i diciassette e i quarantuno anni, quattro dei quali già colpiti da mandati di cattura.

Gli agenti hanno anche proceduto al sequestro di sei imbarcazioni e somme di denaro in valuta estera.

I fermati sono stati tutti denunciati alla magistratura.

Altri tre barchini arrivati a Lampedusa

Nonostante ciò a Lampedusa, l’isola più colpita dal fenomeno, gli sbarchi non si sono fermati.

Ieri un barchino con a bordo una ventina di migranti, è riuscito ad arrivare fino a Cala Palme.

Le persone a bordo, tutte tunisine, hanno lasciato l’imbarcazione e si sono diretti verso il chiosco. Un’altra trentina di migranti era giunta in precedenza.

Nella notte altri quaranta arrivi a Lampedusa

Sempre a Lampedusa due barchini, con quaranta tunisini a bordo, sono stati soccorsi la notte scorsa dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza.

Tutti sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola, ancora ingolfato nonostante il trasferimento, ieri, di cento persone a Porto Empedocle.

Nel centro attualmente ci sono circa quattrocento persone, il doppio della capienza.

Sbarco autonomo a Ribera, nell’agrigentino

Sempre ieri un barchino con una quindicina di persone è riuscito ad arrivare fino alla spiaggia di Piana Grande a Ribera (Agrigento). I migranti sono subito scappati, provando a far perdere le loro tracce.

Sei, tutti tunisini, sono stati bloccati dai Carabinieri.

Confcommercio Ragusa, fughe danneggiano turismo

“Le notizie di fughe dall’hotspot di Pozzallo di migranti hanno fatto registrare alcune disdette di prenotazioni” ha detto il presidente provinciale di Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, parlando di “penalizzante situazione” e invocando l’intervento del governo nazionale.

Marsala, fuga da centro, poliziotto ferito

E a proposito di fughe, l’ispettore di Polizia Vincenzo Lucchese si è fratturato ieri una gamba a Marsala mentre con altri colleghi cercava di bloccare un tentativo di fuga di alcuni migranti dal centro d’accoglienza di contrada Casabianca.

Lucchese è stato anche assessore nella giunta del sindaco di Alcamo Giacomo Scala ed è stato segretario provinciale del Siulp.

E il segretario del sindacato di polizia Coisp, Domenico Pianese, ha stigmatizzato “l’escalation di violenza nei Centri nei confronti dei poliziotti” che “non possono rischiare perfino la vita per arginare la situazione”.

“L’aggressione di Marsala fa rabbrividire”

Intanto, sempre a Marsala, ieri sono proseguite le polemiche sulle aggressioni, rimaste impunite, di giovani di colore da parte di bande di estremisti di destra, probabilmente gli stessi che periodicamente imbrattano con scritte inneggianti al nazismo e al fascismo i muri della città.

Notizie che, secondo Eleonora Lo Curto, capogruppo dell’Udc nell’Assemblea regionale siciliana, “fanno rabbrividire”.

“Qualcuno che inneggia a slogan suprematisti – ha detto la deputata regionale – vuole trasformare una città da sempre crogiuolo di culture e terra di accoglienza in un luogo di violenza e di scorribande razziste”.

“Le indagini vengano svolte con scrupolo”

Eleonora Lo Curto ha rivolto un’esortazione alle Forze dell’Ordine affinché “le indagini vengano svolte con scrupolo per assicurare alla giustizia quanti si macchiano di un reato che è sanzionato dall’articolo 604 del Codice penale”.

“Marsala – ha concluso la deputata – è una città orgogliosamente aperta a tutti, alle culture e non può essere trascinata nel baratro dell’ignoranza e dell’intolleranza di qualche idiota”.

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