Migranti, Lampedusa, l'hotspot adesso è completamente vuoto - QdS

Migranti, Lampedusa, l’hotspot adesso è completamente vuoto

Pietro Crisafulli

Migranti, Lampedusa, l’hotspot adesso è completamente vuoto

martedì 08 Settembre 2020

Il sindaco Martello, "Subito i lavori di adeguamento alle prescrizioni anti-covid". Un'altra nave-quarantena in arrivo nell'isola: resterà in rada in caso di nuovi sbarchi. Arrivati tre barchini. Proteste e fughe - rientrate - a Siculiana

“A fine giornata a Lampedusa saranno rimasti soltanto trentasette migranti, in consegna alla Polizia per problemi di giustizia, mentre tutti gli altri saranno stati trasferiti sulla Snav Adriatico e questo consentirà l’avvio dei lavori, già affidati, di adeguamento dell’hotspot alle prescrizioni anti-covid”.

Lo ha detto stamattina al Qds.it il sindaco delle Pelagie Totò Martello, illustrando il programma di svuotamento non solo del centro d’accoglienza di contrada Imbriacola ma anche della Casa della Fraternità gestita dal parroco dell’isola e dove ancora ieri si trovavano 135 migranti.

“Gli sbarchi potrebbero riprendere”

“La Rhapsody – ha detto Martello – è andata via ieri. Oggi partirà la Snav Adriatico e arriverà un’altra nave quarantena. Così chi sbarcherà d’ora in avanti, e temiamo che con il bel tempo di oggi gli sbarchi possanno riprendere, verrà portato all’hotspot soltanto per le procedure di identificazione e per il tampone. Poi i migranti saranno subito trasferiti sulla nave quarantena che resterà in rada. E se questa nave dovesse riempirsi, ne arriverà un’altra”.

Arrivati tre barchini

Infatti nella prima parte della giornata sono arrivati tre barchini con a bordo complessivamente cinquanta migranti. Uno – con a bordo una ventina di tunisini, – è riuscito ad approdare direttamente nella zona di Cala Pulcino. Altre due imbarcazioni sono state, invece, intercettate dai militari della Guardia di finanza e della Guardia costiera. Anche in questo caso a bordo di ciascuna ci sarebbe una quindicina di persone.

“Il Governo ha tenuto fede agli impegni”

Il Sindaco è soddisfatto: “Gli impegni presi dal Governo nella recente riunione a Roma, sono stati mantenuti. Restiamo in attesa della pubblicazione del decreto sulle agevolazioni fiscali decise nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri”.

Proteste e fughe a Siculiana

Ieri, intanto, a Siculiana, nell’Agrigentino, è scoppiata una nuova protesta, con i migranti ospiti del centro di accoglienza di Villa Sikania che hanno chiesto nuovamente di essere trasferiti e alcuni sono tornati a sui tetti della struttura, mentre altri si sono arrampicati sulle inferriate della recinzione.

Sette hanno tentato di scappare: in sei sono stati bloccati dalla polizia e dall’esercito, impegnati nel servizio di vigilanza. Gli altri sono stati catturati successivamente.

Nella notte fra giovedì e venerdì scorsi, un ragazzo eritreo di vent’anni che stava tentando la fuga assieme ad un altro immigrato è stato investito e ucciso da un suv che ha travolto anche tre poliziotti, rimasti feriti.

Il conducente dell’auto, un uomo di 34 anni di Realmonte (Agrigento), è stato posto agli arresti domiciliari per omicidio stradale.

Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ha polemizzato sull’annunciato arrivo della nave quarantena Snav Adriatico davanti al porto del Ragusano, ma in realtà la Adriatico è destinata a restare in Rada ad Agusta assieme alla Azzurra. Mentre la Rhapsody si sta spostando invece su Palermo dove già c’è la nave quarantena Allegra.

Il blocco navale della Meloni

Intanto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha finalmente precisato la sua proposta di “blocco navale” – vietato dalle normative internazionali – in realtà si sarebbe dovuto attuare “in accordo con le autorità libiche e tunisine per impedire la partenza dei barconi e fermare le morti in mare”.

Insomma, al di là della propaganda, forse sull’argomento si sta realizzando una convergenza tra il Governo, che con i ministri Luciana Lamorgese e Luigi Di Maio sta lavorando sul piano diplomatico con Paesi africani e Ue, e una parte dell’opposizione.

Onu e Ue, far sbarcare Maersk Etienne

Intanto Onu e Ue hanno chiesto ieri di “fare sbarcare subito” i 27 migranti che da oltre un mese sono nel mar Mediterraneo in attesa di un porto sicuro a bordo nave cargo Maersk Etienne.

Espulsi, tentano di rientrare in Italia, arrestati

Intanto due tunisini – che erano stati espulsi e avevano tentato di rientrare clandestinamente in Italia – sono stati arrestati dalla Polizia di Stato di Trapani.

I due, alla fine del mese scorso, erano stati rintracciati a largo delle coste di Pantelleria, dove erano arrivati, insieme ad altri connazionali, a bordo di una piccola imbarcazione.

Grazie al lavoro della Polizia scientifica, dell’Ufficio Immigrazione e della Squadra Mobile della Questura di Trapani sono stati identificati ed è stato scoperto che in altre occasioni avevano fornito diversi alias per nascondere l’identità.

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