Niente stop per la discarica di Bellolampo. Emergenza evitata, almeno per il momento - QdS

Niente stop per la discarica di Bellolampo. Emergenza evitata, almeno per il momento

redazione

Niente stop per la discarica di Bellolampo. Emergenza evitata, almeno per il momento

sabato 29 Giugno 2019

Ennesima bomba a orologeria in una Sicilia in cui gli energimpianti continuano a essere ignorati. Decisivo un vertice tra Rap e Comune, ma occorre trovare soluzioni a lungo termine

PALERMO – Discarica chiusa, anzi no. Si continua a conferire.

Nel pomeriggio di giovedì (come pubblicato anche sul QdS di ieri) lo stop totale al sito di Bellolampo sembrava inevitabile, tanto che l’amministratore unico della Rap, Giuseppe Norata, aveva firmato un’apposita ordinanza in seguito alle irregolarità riscontrate nel corso di un sopralluogo da parte di Carabinieri del Noe e tecnici dell’Arpa.

Poi l’incontro con l’Amministrazione comunale – con una riunione tecnico-operativa tra lo stesso Norata, l’assessore all’Ambiente Giusto Catania e i dirigenti aziendali e comunali – e l’attivazione di “misure e azioni per scongiurare l’emergenza” che avrebbe quasi certamente messo in ginocchio la città.

“Si sono individuate – ha detto Norata – le misure idonee al superamento dei rilievi mossi dalle autorità competenti. In atto non sono stati emessi provvedimenti d’interdizione della discarica, ma solo rilievi legati a un surplus di rifiuti depositati sui piazzali, causato dal conferimento dalla provincia”.

Dalla riunione Rap-Comune sono emerse alcune soluzioni per superare le criticità, in particolare anche avvalendosi di ulteriori attrezzature in grado di implementare l’attività e la capacità degli impianti di Bellolampo, che avrebbe ricevuto dalla provincia una quantità di rifiuti superiori a quella concordata nei tavoli con la Regione.

“I decreti della Regione che disponevano il conferimento di questi rifiuti in altre discariche – ha spiegato Norata – sono stati puntualmente disattesi o sono risultati insufficienti a ospitare il quantitativo dei rifiuti trattati da Rap provenienti dai comuni della provincia, provocando queste criticità”.

“Noi – ha dichiarato l’assessore comunale all’Ambiente, Giusto Catania – ribadiamo la volontà d’inserire all’interno del sistema pubblico anche il circuito della provincia: è una scelta politica che va nella direzione di ampliare le potenzialità di Rap. L’Amministrazione è impegnata a sostenere l’azienda in questa direzione e cioè mantenere il carattere pubblico di questo servizio. Ringraziamo gli organi di controllo che mantengono alta l’attenzione verso l’ambiente, sempre attenti alla tutela dell’ambiente e al trattamento dei rifiuti”.

Rap, di concerto con il Comune di Palermo, ha inviato una nota all’assessore regionale Pierobon e al dipartimento regionale Acque e rifiuti con cui si richiede di aumentare la capacità ricettiva autorizzata per la Rap Spa presso le discariche individuate con apposito decreto, risultate insufficienti per smaltire i rifiuti delle Ssr provinciali.

Il timore per una nuova emergenza, però, è sempre dietro l’angolo, figlio di una situazione che non riguarda soltanto Palermo ma un po’ tutta la Sicilia.

“La discarica di Bellolampo – ha affermato il consigliere comunale dell’Udc, Sabrina Figuccia – è ormai arrivata al collasso e non è più in grado di ricevere neanche un metro quadro di rifiuti, sia perché, da un lato, non è stata ampliata la ricettività dell’impianto, chiaramente non più adeguato alle esigenze della città, ma soprattutto non è stato fatto quasi nulla per aumentare di parecchio la raccolta differenziata, che, invece, resta al palo e con percentuali da prefisso telefonico”.

C’è poi un altro aspetto, quello dei cosiddetti energimpianti, strutture in grado di trasformare i rifiuti in energia, ancora sconosciuti in Sicilia ma fondamentali nella gestione ambientale in Italia e nel mondo. In pratica, mentre nell’Isola si continua ad ammassare immondizia nelle discariche ormai stracolme, altrove gli scarti sono diventati una ricchezza.

Ma questa è un’altra storia, che coinvolge anche un Governo regionale fino al momento cieco e sordo di fronte a questa situazione così evidente. Detto questo, il dato oggettivo è che a Palermo l’emergenza rifiuti, almeno per il momento, sembra rientrata. Bisognerà capire per quanto ancora.

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