Nuove frontiere per la cura del Parkinson, a Catania ricercatori da tutta la Penisola - QdS

Nuove frontiere per la cura del Parkinson, a Catania ricercatori da tutta la Penisola

redazione

Nuove frontiere per la cura del Parkinson, a Catania ricercatori da tutta la Penisola

mercoledì 22 Maggio 2019

Al via la tre giorni organizzata dall’Accademia Limpe-Dismov che si occupa di studiare la malattia. Lopiano: “In Italia colpite circa 250 mila persone, un numero destinato ad aumentare”

CATANIA – Circa 800 partecipanti, 45% dei quali sono ricercatrici donne e il 25% giovani al di sotto dei 35 anni; oltre 50 eventi scientifici tra sessioni plenarie, sessioni, poster, simposi, corsi di formazione, sezioni video, flash news; 92 relatori che presenteranno i loro studi scientifici. Sono i numeri del V Congresso nazionale dell’Accademia per lo studio della malattia di Parkinson e i disordini del movimento (Accademia Limpe-Dismov), società scientifica che nasce dalla fusione delle due maggiori Associazioni scientifiche che in Italia raccolgono gli operatori sanitari interessati alla malattia di Parkinson e ai disturbi del movimento. Il Congresso si terrà a Catania da oggi al 24 maggio presso il Centro Congressi del “Four Points by Sheraton Catania Hotel”.

“è un momento d’incontro molto importante – afferma Mario Zappia, presidente del Congresso di Catania e presidente eletto di Accademia Limpe-Dismov, nonché prdinario di neurologia dell’Università di Catania – perché verranno presentati nuovi studi e nuove frontiere di cura per la malattia di Parkinson, per i Parkinsonismi atipici e per tutti i disturbi del movimento”.

Rilevante è anche il respiro internazionale del confronto che punta alla creazione di un Network di giovani ricercatori europei: “Per la prima volta abbiamo previsto all’interno del nostro congresso una riunione congiunta con un’altra società europea e quest’anno ci confronteremo con la German Parkinson association sui Parkinsonismi atipici. Lo spazio sarà lasciato a 10 giovani ricercatori italiani e tedeschi che presenteranno i loro studi originali”- conclude Zappia.

Il Congresso, che chiama a raccolta i più grandi esperti della malattia di Parkinson e dei disordini del movimento, è proprio l’occasione per fare luce sulle nuove terapie che la scienza medica ha a disposizione per controllare le conseguenti disfunzioni motorie che vanno ad inficiare la qualità di vita del paziente. “In Italia sono 250.000 mila le persone affette da Parkinson, un numero destinato ad aumentare a causa dell’aumento della aspettativa di vita”, afferma Leonardo Lopiano, presidente dell’Accademia Limpe-Dismov e ordinario di neurologia dell’Università di Torino. “Con un esordio precoce/giovanile nel 10/15% dei casi questa malattia ha, in fase avanzata, delle complicanze motorie importanti e per questo serve un approccio multidisciplinare. Per fortuna abbiamo molte opzioni terapeutiche nelle diverse fasi della malattia”.

In questo quadro si inserisce anche il comunicato di Limpe-Dismov inviato all’Aifa per far fronte alla recente emergenza causata dalla carenza del farmaco Sinemet, che ha allarmato molto i pazienti che si son visti venir meno una delle “colonne portanti” della loro cura. L’Accademia Limpe-Dismov ha indicato “i trattamenti alternativi per evitare la sospensione della cura in caso si ripetesse la difficoltà di reperimento del Sinemet”, conclude Lopiano.

Per una gestione ottimale del paziente è fondamentale anche formare e informare le persone deputate alla sua cura: “I fattori della malattia associati allo stress influenzano la qualità della vita dei pazienti e dei caregivers (familiari e assistenti). In particolar modo i disturbi dell’affettività (ansia e depressione), il dolore e i disturbi della sfera cognitiva e autonomica, contribuiscono al deterioramento della qualità di vita,, per questo è necessario un sostegno attraverso un’azione informativa capillare e corretta” – dichiara Pietro Cortelli, presidente della Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus e ordinario di neurologia dell’Università di Bologna. Cortelli conclude poi: “Tra le nostre attività la Fondazione ha istituito la Giornata nazionale Parkinson, proprio per non lasciare mai soli i pazienti e le loro famiglie”.

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