L’aumento degli assessori nella Giunta palermitana agita i componenti della maggioranza - QdS

L’aumento degli assessori nella Giunta palermitana agita i componenti della maggioranza

Gaspare Ingargiola

L’aumento degli assessori nella Giunta palermitana agita i componenti della maggioranza

venerdì 18 Ottobre 2019

Novità legate alla Lr 3/2019: per l’Esecutivo fino a un massimo di undici rappresentanti. Sulla questione una dura reazione dei rappresentanti di Sinistra Comune e Sicilia Futura

PALERMO – Alta tensione nella maggioranza in Consiglio comunale. Quando il consigliere del gruppo misto Cesare Mattaliano ha chiesto di prelevare per la discussione la delibera che recepisce la Legge regionale sull’allargamento della Giunta da otto a undici assessori (3/2019), Sinistra Comune e Sicilia Futura hanno alzato le barricate, prima ottenendo la sospensione della seduta per poi non presentarsi più in aula.

Va detto che l’approvazione della delibera era più un atto politico che amministrativo: la Legge regionale in materia è stata modificata il 27 marzo scorso e già adesso consentirebbe al sindaco Leoluca Orlando di nominare altri tre componenti dell’esecutivo cittadino dato che il limite massimo per i Comuni sopra i 500 mila abitanti è stato innalzato, per l’appunto, da otto a undici assessori. Una formalità, dunque, che però i due gruppi della maggioranza orlandiana avrebbero preferito concordare con l’Amministrazione attiva.

Inizialmente Sinistra Comune e Sicilia Futura hanno chiesto la sospensione dell’assemblea per una riunione di maggioranza e possibilmente il prelievo di un’altra delibera piuttosto urgente, quella sul Regolamento sui dehors. Poi però hanno preferito abbandonare i lavori. “Alla riunione dei capigruppo non si era parlato di questa delibera – ha detto ai microfoni di Sala delle Lapidi il capogruppo di Pdr-Sicilia Futura Giovanni Inzerillo – e si era deciso di prelevare il Regolamento sui dehors. Provo un certo imbarazzo personale, e non lo nego, perché in questo Consiglio comunale non riusciamo a portare avanti i regolamenti che la città ci chiede. I problemi non si possono legare soltanto al fatto che gli assessori hanno troppe deleghe e di conseguenza gli uffici lavorano male. È un aspetto condivisibile ma ci sono priorità ancora più urgenti. Non siamo d’accordo sul prelievo dell’atto”.

“Si è consumato – hanno ribadito in una nota unitaria i membri di Sinistra Comune al termine della seduta – uno strappo grave e incomprensibile. Come forza di maggioranza abbiamo chiesto di rinviare la discussione in Consiglio comunale di un atto che necessita di un passaggio politico. L’allargamento della Giunta infatti non è un semplice adempimento statutario ma richiede un confronto fra le forze di maggioranza e il sindaco, che deve mettere al centro il futuro della città e le prospettive della coalizione in vista del 2022. Dispiace la convergenza di una parte della maggioranza con l’opposizione su un atto che ha una evidente natura politica. Da mesi, in tutte le sedi formali e informali, noi di Sinistra Comune abbiamo chiesto un confronto che ponesse le basi per una gestione diversa e migliore dell’attività complessiva del governo della città. Lo abbiamo fatto con correttezza, garantendo sempre in Consiglio la presenza e non facendo mai mancare il nostro sostegno. Siamo pronti a proseguire in tal senso”.

Abbiamo deciso di uscire dall’Aula – hanno concluso i rappresentanti di Sc – e di non esprimerci su un atto che, nel merito, naturalmente non potevamo che condividere essendo solo una presa d’atto di una legge regionale. Continuiamo a ritenere che per svolgere una proficua azione di governo bisogna garantire il dialogo tra il sindaco e la sua maggioranza”.

La “convergenza” contro cui la sinistra orlandiana ha puntato il dito è quella tra il Pd e alcune forze dell’opposizione per strappare il via libera alla delibera, che aveva bisogno di una maggioranza qualificata trattandosi di una modifica dello Statuto comunale. “Vedo un nuovo asse Pd-Movimento 5 stelle – ha ironizzato l’ex cinquestelle Ugo Forello, ora al Misto – all’insaputa di altri consiglieri comunali della maggioranza. Quello che vedo rappresenta forse la voglia di emulare quanto avvenuto a livello nazionale, ma in maniera improvvisata”.

“Com’è possibile – si è chiesto Alessandro Anello, anch’egli del Misto – arrivare a richiedere la sospensione dell’Aula per discutere di un atto che la stesso maggioranza ha già approvato a livello di Giunta comunale? O non c’è collegamento tra gli assessori e i consiglieri della maggioranza o non c’è tra i gruppi politici della stessa maggioranza che, mi sembra sotto gli occhi di tutti, sta andando in frantumi”.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017