Per Gela nuovo stop all’erogazione idrica, autobotti sulle strade e cittadini esasperati - QdS

Per Gela nuovo stop all’erogazione idrica, autobotti sulle strade e cittadini esasperati

Liliana Blanco

Per Gela nuovo stop all’erogazione idrica, autobotti sulle strade e cittadini esasperati

mercoledì 31 Luglio 2019

Il Comune ha organizzato un’Unità di crisi per gestire al meglio questo difficile momento. Due guasti alle condotte hanno lasciato a secco le case e le attività commerciali

GELA (CL) – Estate piena, popolazione in aumento per il rientro di tanti lavoratori fuori sede e la solita crisi idrica che ogni anno macchia le vacanze. Ma questa volta non si tratta di una carenza qualunque.

Tutto è cominciato una settimana fa quando si è creata una falla nella condotta principale di contrada Spinasanta, che serve buona parte della città, dall’ingresso Sud al cimitero monumentale. La società di gestione Caltaqua aveva annunciato la ripresa dell’erogazione per domenica e invece mentre i pochi operai dedicati cercavano di mettere una pezza alla voragine che provocata la perdita, se n’è formata un’altra.

Adesso, i tempi per la gestione del black-out idrico non promettono nulla di buono, facendo montare su tutte le furie la popolazione che ha sfogato la propria rabbia sui social.

Il sindaco Lucio Greco ha fatto un sopralluogo sul sito del cantiere, manifestando tutte le perplessità del caso. “Non ci sono certezze sui tempi del ripristino – ha detto – e questo è inaccettabile. Denunceremo la società di gestione per interruzione di pubblico servizio. Inoltre ho informato la Prefettura e pretendo che Caltaqua fornisca punti di approvvigionamento per i cittadini e le attività commerciali”.

E così è stato. In via Recanati, via Vasile (a ridosso del lungomare), via D’Azeglio (nei pressi del Museo), piazza Lagrange e via Generale Cascino i cittadini gelesi si sono presentati muniti di recipienti per raccattare qualche litro di acqua per i servizi. La priorità alle famiglie con anziani e bambini, alle attività commerciali e poi a tutti quanti ne fanno richiesta.

Nel frattempo, in Comune è stata istituita un’Unità di crisi chiamando a raccolta gli assessori comunali, i funzionari dell’Ente, il comandante dei Vigili urbani e la Protezione civile per rendere questo momento meno pesante possibile. “Paghiamo lo scotto di anni di mala amministrazione – ha tuonato il sindaco – chi ha voluto privatizzare l’acqua pubblica ha delegittimato l’Ente, che non sa come è organizzata la rete”.

I cittadini sperano che una soluzione possa essere trovata nel più breve tempo possibile. Nel frattempo i responsabili di Caltaqua, tramite una nota pubblicata sul sito internet dell’azienda, hanno assicurato l’impiego tempestivo dei tecnici per “garantire la ripresa nel minor tempo possibile”.

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