Pericolo infiltrazioni a San Cipirello. Sciolto il Consiglio, decade la Giunta - QdS

Pericolo infiltrazioni a San Cipirello. Sciolto il Consiglio, decade la Giunta

Vincenza Grimaudo

Pericolo infiltrazioni a San Cipirello. Sciolto il Consiglio, decade la Giunta

venerdì 21 Giugno 2019

Il sindaco Geluso ha già preannunciato un possibile ricorso: “Faremo ciò che la legge ci consentirà”. Il ministero dell’Interno ha messo fine all’operato degli organi politici del Comune

SAN CIPIRELLO (PA) – “Non siamo abituati a mollare, quindi noi faremo tutto quello che la legge ci consentirà”. Con queste parole il sindaco Vincenzo Geluso ha lasciato presagire un possibile ricorso al Tar contro il decreto di scioglimento del Consiglio comunale – che comporta anche la decadenza dell’Esecutivo cittadino – da parte del ministero dell’Interno.

Un provvedimento che era nell’aria da tempo, sin dall’accesso ispettivo da parte dei funzionari inviati da Roma in Municipio. Il primo cittadino ha sempre mostrato tranquillità rispetto a quanto stava accadendo, ma dopo la decisione del Ministero non ha nascosto la propria amarezza per la decisione che ha stoppato un governo con appena due di lavoro alle spalle. “Non scapperemo dal nostro paese – ha detto -ma continuerò a incontrare ogni mattina al bar tanti concittadini, solo anche per un caffè. Non sarò come chi si presenta in campagna elettorale e poi il paese non esiste più. Continuerò a fare la vita che ho sempre fatto, sempre in mezzo la gente”.

Ancora non si conoscono nel dettaglio i motivi dello scioglimento, ma è certo come dalle ispezioni effettuate sarebbero emerse delle forme d’ingerenza nella vita amministrativa da parte della criminalità organizzata. Per quattro mesi, a partire dal novembre scorso, gli ispettori hanno setacciato ogni singolo ufficio e tutta la relativa documentazione. Ora la gestione del Comune sarà affidata a una terna di commissari prefettizi che rimarrà in carica almeno per i prossimi 18 mesi.

Durante le verifiche da parte dei funzionari sono stati passati al setaccio gare d’appalto, affidamenti, incarichi, concessioni edilizie e tributi. Al termine degli accertamenti, la Commissione ha presentato le proprie conclusioni al prefetto il quale, sentito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica integrato con la partecipazione del procuratore della Repubblica di Palermo, ha inviato al ministro dell’interno una relazione il cui contenuto ancora non è stato rivelato. Di certo, per essere arrivati allo scioglimento, nel documento devono essere presenti elementi tali da ritenere inevitabile una decisione così drastica.

I controlli sul Comune da parte dei Carabinieri della Compagnia di Monreale pare fossero iniziati già durante la campagna elettorale della primavera del 2017. Una competizione che portò all’elezione del 46enne Geluso e alla vittoria della lista civica “San Cipirello riparte”, all’interno di una coalizione composta da pezzi di centrodestra e centrosinistra.

Lo scioglimento deciso dal ministero rappresenta in ogni caso la conclusione di due anni di governo tesissimi, in un clima che ha provocato anche pesanti attacchi alla stampa. Il 6 agosto dello scorso anno, una folta rappresentanza dell’Assostampa, il sindacato unitario dei giornalisti siciliani, guidata dal segretario regionale Roberto Ginex e dal presidente del consiglio regionale Alberto Cicero, si è presentata nel piccolo comune in segno di solidarietà verso il giornalista Leandro Salvia. Una “scorta mediatica” scattata perché un mese prima Salvia era stato allontanato con forza dall’Aula consiliare durante un acceso Consiglio comunale. Nel corso dei lavori, il professionista è stato apertamente accusato dal sindaco Vincenzo Geluso e dal presidente del Consiglio, Giovanni Randazzo, di avere gettato ombre sull’operato dell’Amministrazione comunale.

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