Ponte sullo Stretto, FI accusa “Provenzano è contro il Sud” - QdS

Ponte sullo Stretto, FI accusa “Provenzano è contro il Sud”

Raffaella Pessina

Ponte sullo Stretto, FI accusa “Provenzano è contro il Sud”

giovedì 01 Ottobre 2020

Scontro sull’assenza dell’infrastruttura dai progetti per il Recovery fund. Il 12 ottobre una mozione dei forzisti alla Camera dei deputati. E il Ministro parla anche di altri 140 miliardi per colmare finalmente il gap con il Nord.

PALERMO – Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud e la Coesione territoriale, è intervenuto ancora una volta sui soldi in arrivo dall’Unione europea, difendendo il Governo nazionale sull’impegno di destinare gran parte delle risorse al Sud, pur continuando a lasciare ai margini la realizzazione del Ponte sullo Stretto.

“Non siamo in ritardo con la schematizzazione dei Fondi europei – ha detto – siamo perfettamente in linea con i tempi che ci ha dettato la Commissione. Questo ci consente di fare un lavoro preparatorio che è fondamentale. Lo Stato italiano oggi non è attrezzato a questa grande stagione di investimenti: nella governance, nella macchina pubblica, nella progettualità efficace. Il tempo che ci separa dalla definizione delle linee guida è prezioso per prepararsi”.

Provenzano ha poi precisato come vi siano diverse tipologie di finanziamenti. “Noi ci stiamo concentrando – ha sottolineato – sui famosi 207 miliardi del Recovery fund, ma accanto a queste risorse ci sono quelle che l’Ue ha collocato nel quadro finanziario pluriennale. Abbiamo, insieme al ministro Gualtieri, potenziato i fondi per la coesione dei territori”. Si tratta di 140 miliardi di euro che dovrebbero consentire di colmare le differenze con il Nord.

Sulla propria posizione, infine, Provenzano si è detto disposto a lasciare in caso di fallimento: “Sono pronto a impegnarmi per degli obiettivi, come sto già facendo. Se mi si chiede se sono pronto a mettere in discussione la mia posizione nel caso in cui i fondi non dovessero arrivare, rispondo che la mia posizione è messa in discussione ogni giorno. Io mi siederò alla poltrona della mia scrivania solo finché riuscirò a fare delle cose utili e fino a qui ne abbiamo fatto molte di cose utili, come il Piano Sud al 2030”.

Ma, come detto, l’assenza del Ponte dal futuro infrastrutturale del Sud continua ad alimentare i dubbi sulle scelte dell’Esecutivo nazionale. Forza Italia non molla la presa e il prossimo 12 ottobre la Camera dei Deputati esaminerà una mozione che gli azzurri hanno presentato proprio sul Ponte sullo Stretto. Lo ha deciso la conferenza dei Capigruppo di Montecitorio.

Forza Italia pretende e combatte da anni affinché l’opera venga avviata e realizzata e Giorgio Mulé, portavoce degli azzurri di Camera e Senato si è rivolto al Movimento 5 stelle e al ministro Provenzano: “Finalmente – ha detto – dopo un impegno costante di Forza Italia in Commissione Trasporti alla Camera, entra nei rilievi alla relazione sul Recovery fund la realizzazione di una infrastruttura strategica per l’Italia come il ponte sullo Stretto di Messina. Mentre ottenevamo faticosamente alla Camera che il buonsenso prevalesse sul pregiudizio, rimbalzavano voci di un rinnovo dell’attuale flotta di navi traghetto. Sarebbe da sciocchi perdere l’occasione del Recovery fund per realizzare definitivamente il Ponte sullo Stretto di Messina, che non collegherebbe solo la Sicilia alla Calabria ma darebbe una possibilità concreta di sviluppo e crescita al Mezzogiorno”.

La decisione – ha aggiunto – a questo punto è solo politica, non c’è un’analisi costi-benefici da fare: auspichiamo che il Movimento 5 stelle superi i propri steccati ideologici e apra a un’opera che cambierebbe il volto non soltanto del Sud ma dell’Italia. Per questo speriamo in un rapido rinsavimento del ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, che ancora ha manifestato la sua contrarietà. Provenzano sia davvero il ministro per il Sud e non ‘contro’ il Sud”.

Sulla stessa linea Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Assemblea regionale siciliana. “Il Recovery fund – ha affermato – è l’occasione affinché si possano realizzare insieme sia i collegamenti stradali, sia il sistema ferroviario, opere che il Meridione e in particolare la Sicilia già dovrebbe avere, sia un’opera infrastrutturale strategica per l’Europa come il Ponte sullo Stretto di Messina”. Amata ha poi annunciato la presentazione di una mozione all’Ars a sostegno del progetto e sulle opere da realizzare nell’Isola.

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