Progetto “Giovani 4.0”, dalla Regione via libera alle richieste per i voucher - QdS

Progetto “Giovani 4.0”, dalla Regione via libera alle richieste per i voucher

Michele Giuliano

Progetto “Giovani 4.0”, dalla Regione via libera alle richieste per i voucher

venerdì 31 Luglio 2020

Gli uffici hanno diramato una lista di indicazioni e precisazioni per rendere la procedura più semplice. Disponibili fino a 10mila euro per percorsi formativi da svolgersi in Italia o all’estero

PALERMO – Dopo la pubblicazione della graduatoria, è il momento per gli ammessi ai fondi del progetto “Giovani 4.0” di procedere alla richiesta del voucher.

Per rendere tutto più semplice, gli uffici hanno pubblicato una lista di precisazioni e indicazioni per rendere la procedura più semplice e agevole. Il Progetto Giovani 4.0 è una sperimentazione inedita che, attraverso un modello innovativo rispetto a quanto fino a oggi realizzato in Sicilia, contribuisce ad accrescere le competenze dei giovani nel campo della formazione post laurea, in quello linguistico e promuove il conseguimento di licenze, patenti e brevetti.

Il comunicato del Servizio X Sistema universitario e della Ricerca scientifica e tecnologica dell’assessorato regionale alla Formazione ha chiarito che, per poter accedere ai fondi, i giovani dovranno essere già in possesso del titolo rilasciato a seguito del completamento del percorso formativo scelto, perché tale attestato va trasmesso nel sistema informativo dedicato; nel caso in cui tale esame non sia stato sostenuto, dovrà essere indicata una data orientativa nella quale sarà conseguito il titolo. I fondi saranno erogati soltanto nel momento in cui il corso sarà completato definitivamente.

Vista la recente emergenza sanitaria, si dovranno indicare anche eventuali sospensioni dovute al lockdown o al contrario se è stato possibile continuare nelle lezioni in modalità “a distanza”. Dal momento in cui il giovane avrà sottoscritto l’atto unilaterale di impegno, il resto della documentazione richiesta dovrà essere caricata a sistema entro 30 giorni. Gli stessi documenti andranno mandati via Pec al dipartimento regionale dell’istruzione, dell’università e del diritto allo studio a due indirizzi dedicati, che rimarranno attivi fino al 3 agosto prossimo.

Per i voucher assegnati con i decreti del 15 maggio scorso, i destinatari potranno iscriversi ai corsi approvati avviati anche successivamente. Unica prescrizione, che i percorsi formativi corrispondano a quelli indicati nella domanda di partecipazione. Un progetto interessante, che permetterà a molti ragazzi di approfondire il proprio percorso di studi: i voucher potranno essere spesi per la partecipazione di master di I e II livello e corsi di perfezionamento post lauream. Un modo per dare ai giovani gli strumenti migliori per perfezionare la loro formazione e ottenere maggiori risultati in termini occupazionali, puntando molto anche sul colmare il gap linguistico che ancora ci affligge, da superare per poter aspirare ad essere parte attiva del mercato nazionale e internazionale.

Il progetto si divide in tre sezioni: la prima, sezione “A”, riguarda il rilascio di voucher per corsi di perfezionamento post-laurea, o master di I e II livello, in Italia e all’estero. Ciascun voucher potrà coprire un importo massimo di 7.500 euro, nel caso in cui i percorsi formativi siano erogati da atenei italiani, mentre il tetto arriva a 10 mila euro se l’università è straniera, con sede nel territorio dell’Unione europea. La sezione “B” riguarda invece i voucher utili al conseguimento di una certificazione internazionale di lingua estera: inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo e cinese. Il valore massimo di ciascun voucher sarà di 1.800 euro per le lingue europee e 2.800 euro per cinese e russo. In entrambi i casi, i fondi saranno utili alla copertura delle spese di iscrizione, di frequenza e di certificazione obbligatoria.

Infine, la sezione “C” riguarda il rilascio di voucher per la copertura dei costi di corsi finalizzati al conseguimento di licenze, patenti e brevetti, con voucher dal valore massimo di cinquemila euro.

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