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Pubblicato il decreto “Cura Italia”, ecco le misure previste

redazione

Pubblicato il decreto “Cura Italia”, ecco le misure previste

mercoledì 18 Marzo 2020

Il provvedimento su "Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19" è stato firmato nella notte tra martedì e mercoledì dal presidente della Repubblica

Scattano da subito le norme del decreto ‘Cura Italia’ con la pubblicazione su una edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale.

Scarica qui il nuovo decreto Cura Italia

Il
provvedimento su “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale
e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse
all’emergenza epidemiologica da COVID-19” è stato firmato nella notte
tra martedì e mercoledì
dal presidente della Repubblica ed è composto da
127 articoli che confermano l’impianto anticipato nei giorni scorsi.

Il
provvedimento, per il quale sono state necessarie 67 pagine della Gazzetta
Ufficiale
, è suddiviso in cinque maxi capitoli: misure di potenziamento del
servizio sanitario; misure a sostegno del lavoro; misure a sostegno della
liquidità attraverso il sistema bancario; misure fiscali a sostegno delle
famiglie e delle imprese; ulteriori disposizioni.

In quest’ultimo ‘titolo’, che spazia dalla pulizia straordinaria delle scuole
al potenziamento delle reti di telecomunicazioni, vi sono anche le norme per la
costruzione delle newco di Alitalia, con un fondo da 500 milioni, e per il
rinvio del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari che si potrà
indire entro duecentoquaranta giorni dall’ordinanza che lo ha ammesso e che
risale a fine gennaio (ultima data utile il 22 novembre).

Nel capitolo per il potenziamento del servizio sanitario vi sono gli
incentivi al personale, il potenziamento delle reti di assistenza, norme per la
produzione di dispositivi medici e anche di mascherine protettive, la
possibilità di utilizzare aree sanitarie temporanee, la requisizione di beni,
l’arruolamento temporaneo di medici e per la permanenza di chi dovrebbe andare
in pensione, il potenziamento di molte strutture e disposizioni urgenti per la
sperimentazione di medicinali e dispositivi anti-coronavirus.

Per il lavoro è prevista l’estensione di ammortizzatori sociali su tutto
il territorio nazionale, per la cassa integrazione ordinaria e per quella in
deroga, ma anche per chi ha già attivato assegni di solidarietà o ha una cassa
integrazione in corso. Un articolo riguarda il congedo parentale 15 giorni, con
partenza retroattiva dal 5 marzo, per i genitori che hanno figli o della
possibilità di utilizzo di un bonus di 600 euro per baby sitter.

La norma
vale sia per i dipendenti del settore privato sia per gli autonomi. Norme
specifiche sono previste per il settore pubblico. Nel capitolo del
lavoro è prevista anche un contributo di 600 euro in favore dei lavoratori
titolari di Partita Iva e per i rapporti di collaborazione coordinata e
continuativa attivi. Previsti ammortizzatori anche per gli stagionali del
settore turistico e per i lavoratori agricoli. Vengono sospesi anche i termini
di pagamento dei contributi previdenziali per l’assicurazione dei lavoratori
domestici e la sospensione delle procedure di impugnazione dei licenziamenti.

Di rilievo le misure a sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario,
che aiutano il credito all’esportazione, aiutano le grandi e le piccole
imprese, potenziano il fondo di solidarietà per i mutui prima casa,
garantiscono supporto alle Regioni per l’acquisto dei beni necessari a
fronteggiare il coronavirus. L’effetto leva di queste misure – secondo i
calcoli del ministero dell’Economia – dovrebbe consentire di immettere risorse
per complessivi 340 miliardi di euro.

Il capitolo
delle misure fiscali fissa invece rinvii al 20 marzo per le imposte
dovute lunedì scorso e lo stop fino al 31 maggio dei tributi dovuti dai settori
e dalle imprese più colpite dall’emergenza Covid. Vi sono poi lo stop alle
cartelle esattoriali e sconti alle imprese e alle persone che effettuano
donazioni per misure di contrasto all’emergenza coronavirus.
Previsti anche un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per la
sanificazione dei luoghi di lavoro e un premio di 100 euro ai lavoratori
dipendenti con reddito inferiori a 40mila euro che rapportare ai giorni di
lavoro svolti nella propria sede nel mese di marzo.

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