Quattro siciliani su dieci non usano internet - QdS

Quattro siciliani su dieci non usano internet

Pietro Vultaggio

Quattro siciliani su dieci non usano internet

mercoledì 21 Agosto 2019

Report di Save the children sull’analfabetismo informatico: nell’Isola difficoltà ad accedere alla Rete per motivi economici. Chi sta sul web cerca soprattutto i siti di scommesse sportive, poi informazione e social network

PALERMO – Internet tra gioco e informazione, questo il dualismo che attanaglia i siciliani nel processo tecnologico. Save the Children ha lanciato un report sull’analfabetismo informatico in Sicilia, analizzando tutti i dati relativi all’uso di internet nell’Isola.

Dallo studio è emerso che quattro persone su dieci non utilizzano la Rete perché non sono in condizione di usarla o non possono accedervi per i disagi economici che vivono. Un dato che preoccupa perchè il mondo informatico può rappresentare un gradino importante nell’ottica della crescita sociale.

Tra coloro che utilizzano internet quotidianamente, la scelta ricade sul settore ludico, infatti vengono preferiti i siti di scommesse sportive. Il gioco in Sicilia rappresenta una percentuale molto alta, infatti la Regione si classifica tra i primi posti nella graduatoria nazionale. Secondo uno studio dell’agenzia giornalistica sul mercato del gioco, la Sicilia rientra nei canoni di crescita del settore del gaming online (modalità di gioco multiplayer).

La Rete è utilizzata anche per l’informazione personale, rispetto alla media nazionale, gli isolani utilizzano molto il mondo delle notizie in controtendenza e di conseguenza preferiscono quelle che non vengono passate nei telegiornali. Inoltre, vista la geografia del territorio, gli abitanti fanno grande uso dei social network per interfacciarsi con il mondo esterno e superare i limiti marittimi e dei collegamenti.

In molte città della Regione, inoltre, mancano gli strumenti utili alla diffusione della Rete, infatti molte scuole, centri e Comuni non hanno i mezzi a sufficienza per consentire l’uso del wi-fi. Non è un caso che proprio dal Consiglio regionale, ma anche dallo stesso parlamento siano partiti dei disegni di legge per incentivare l’utilizzo della Rete, soprattutto per fronteggiare l’analfabetismo informatico. Ultimo esempio, il lancio, a marzo, del progetto palermitano “Vivi internet al meglio”, realizzato da Google in collaborazione con Telefono Azzurro e Altroconsumo. Un piano di lavoro nato per promuovere un uso responsabile del web, attraverso percorsi formativi per apprendere i principi base dell’educazione civica digitale. Da molti anni Google collabora con le istituzioni e la società civile per incentivare comportamenti responsabili online e aiutare ragazzi ed adulti a comprendere che quello che accade nella rete ha conseguenze anche nella vita reale, sia nella sfera personale che sociale.

La spinta arriva anche dall’Europa che ha messo a disposizione dei fondi per dare la possibilità, ai comuni che non hanno abbastanza risorse, di creare degli hotspot wi-fi. L’obiettivo è quello di realizzare, all’interno delle scuole primarie e secondarie, laboratori dotati della linea internet per inserire una nuova forma di insegnamento.

Secondo una ricerca commissionata da Google, il 98% degli insegnanti italiani ritiene che corsi sulla sicurezza online dovrebbero essere inseriti nei curricula scolastici. Internet è un ecosistema complesso. In primis è un luogo fondamentale di produzione e scambio di conoscenza e, in quanto tale, è una inestimabile risorsa per l’educazione, l’informazione, la ricerca e lo sviluppo dei popoli. Favorendo l’accesso all’informazione, di conseguenza si garantiscono meccanismi virtuosi di trasparenza e buon governo. In secondo luogo, internet è il motore dell’economia globale perché rappresenta l’innovazione, ma anche l’infrastruttura principale per la partecipazione delle imprese, anche locali, all’economia mondiale.

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