Record di crociere a Catania e il bello deve ancora venire - QdS

Record di crociere a Catania e il bello deve ancora venire

redazione

Record di crociere a Catania e il bello deve ancora venire

venerdì 30 Agosto 2019

Oltre 200 mila passeggeri nel 2019 (+66%), Autorità al lavoro per la nuova stazione

CATANIA – Un anno record per il settore croceristico quello registrato dalla stazione marittima del porto di Catania, gestito dalla Catania Cruise Terrminal S.r.l., che per il 2019 movimenterà oltre 206.000 passeggeri, attratti da un territorio ricco di storia e crogiolo di antiche civiltà. Si tratta di un flusso turistico importante non solo per la città, ma per tutto il c.d. “Sud -Est”.

Un incremento del 66%, rispetto all’anno precedente, che con 114 approdi croceristici chiuderà la stagione in corso. Il lavoro di marketing del team dell’Ente, del suo Presidente Andrea Annunziata e del segretario generale f.f. Pierluigi Incastrone sta già dando i suoi frutti, con il ritorno al porto di Catania della Costa Crociera con 18 approdi che ha previsto di scalare il porto con la Costa Fascinosa in grado di ospitare 3.800 passeggeri.
Per l’occasione, la Costa Fascinosa effettuerà operazioni di “home port”, un’attività che il porto etneo ha già svolto nel passato e mira a creare un importante flusso turistico grazie al binomio strategico “porto-aeroporto” di cui la città è dotata. Per realizzare ciò, occorre il supporto necessario ed importante della Città Metropolitana di Catania insieme ai Comuni del “Sud Est”, che devono costituire al loro interno un “Team -Work” per trasformare il porto di Catania da porto di transito in “ home port”, ovvero scalo di partenza per le navi da crociera che scalano i porti del mare Mediterraneo orientale.

I punti di forza per implementare un traffico croceristico di questo tipo sono già alla nostra portata, in quanto siamo dotati di un aeroporto internazionale che è collegato direttamente con i maggiori aeroporti europei, oltre a quelli extraeuropei, peraltro sito a pochi chilometri dalla città e dal suo porto, oltre che poco distante dalle mete turistiche appetibili dai croceristi.

Occorre solamente riunire, attorno ad un tavolo tecnico permanente, i rappresentanti delle Istituzioni e delle Associazioni di categoria per redigere dei piani di marketing e di comunicazione e rendere ancora più attrattivo il nostro territorio, che ha bisogno di fornire ai croceristi servizi di qualità e migliorie che riguardano anche la celerità dei controlli ai fini della security ed il trasporto delle valigie dall’aeroporto al porto, oltre ad offrire dei pacchetti tutto incluso “aereo-nave- albergo-noleggio auto”, come già hanno realizzato importanti città.

Miami, uno dei maggiori porti croceristici del mondo, ha già realizzato tutto ciò, sfruttando la sua posizione baricentrica posta come è di fronte al golfo del Messico ed al mare dei Caraibi, costruendo un porto ed un aeroporto moderni ed efficienti, collegato quest’ultimo con voli giornalieri agli aeroporti più importanti internazionali. Per raggiungere dei traguardi importanti, la “Città del Cigno” ha bisogno necessariamente di dotarsi di un piano di qualità d’area turistica condiviso dai suoi cittadini, al quale non hanno mai pensato i nostri Amministratori comunali che si sono succeduti nel tempo, accontentandosi della definizione ormai datata di Catania “Milano del Sud” e di tirare a campare.

Oggi bisogna restituire alla nostra città la giusta posizione all’interno del nostro Paese di “città d’arte”, alla pari delle altre più fortunate. Un forte supporto alla riqualificazione di Catania e del suo hinterland può provenire dal traffico croceristico e da quello aereo, che sono – come già noto – in forte aumento e che possono costituire una grande valvola di sfogo per le esangui casse cittadine e per fronteggiare la stagnazione economica che sta attraversando il nostro territorio metropolitano.

Ma, per la fortuna dei nostri porti croceristici, l’anno che verrà sarà un anno d’oro per il turismo croceristico, dove sono attesi secondo le stime del “Cemar Agency”, il più grande network di Genova presieduto da Sergio Senesi, oltre 13 milioni di passeggeri che, a bordo di 149 navi da crociera appartenenti a 46 Compagnie diverse, faranno 4.860 approdi nei porti del “Belpaese”.

Un vero e proprio boom che farà registrare un incremento stimato per l’anno 2020 del 7,88%, rispetto all’anno corrente che è del 7,13%. Sono cifre che devono fare riflettere e spingere una serie di iniziative di promozione di cui l’assessorato regionale al Turismo ed alla Comunicazione deve farsi capofila, coordinando i vari Enti e le Associazioni che, attraverso parternariati “pubblico- privato”, possono rilanciare il nostro turismo isolano.

Per l’occasione l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, presieduta da oltre due anni da Andrea Annunziata, sta lavorando con la sua squadra per realizzare una nuova stazione marittima ancora più grande e moderna, che verrà realizzata dalla stessa società concessionaria appena verrà firmato un accordo procedimentale con la “Catania Cruise Terminal”. E se la stagione turistica si avvia ormai alla sua conclusione, quella croceristica si prolungherà ancora per diversi mesi, riservando ai nostri operatori un autunno ricco, in quanto sono previsti ben trenta approdi con 52.020 passeggeri nel mese di ottobre. In due giornate si arriveranno a contare tre approdi contemporanei che saranno supportati dal management dell’Ente e dalla stazione marittima, i quali hanno già pianificato i servizi di loro competenza.

Per rendere ancora più confortevole l’arrivo dei passeggeri è stato istituito un percorso pedonale a loro dedicato all’interno del porto e, attraverso l’edificio della c.d. “Vecchia Dogana”, potranno camminare all’interno degli Archi della Marina fin sotto le mura di Carlo V, per poi raggiungere i palazzi dei centro storico, sorvegliati discretamente dalle Forze di Polizia preposte al servizio di vigilanza, unitamente al Corpo dei Vigili Urbani del Comune di Catania, che anche quest’anno ha garantito il controllo del percorso e la viabilità cittadina.

La città, però, non offre solo un’esperienza culturale: lo shopping rappresenta un’altra grande attrattiva per i croceristi che amano anche gustare le nostre specialità enogastronomiche, che purtroppo spesso sono difficili da portare a bordo. Si pensi, per esempio, all’olio extravergine di oliva che finora è consentito trasportare esclusivamente in bottiglia. Ma anche questa prescrizione sta per essere rimossa, in quanto il Consorzio di tutela dell’olio di oliva ligure, presieduto da Carlo Siffredi, l’anno scorso aveva richiesto l’autorizzazione al Ministero delle Politiche Agricole ed alla Commissione Europea di poter utilizzare, al posto dei contenitori in vetro, anche quelli in lattina, più pratici per i passeggeri, oppure in ceramica, che potrebbero interessare i nostri mastri ceramisti di Caltagirone. Una vera e propria “chicca” offerta agli addetti ai lavori per pensare a nuovi prodotti da vendere ai croceristi, stante che il provvedimento di autorizzazione è in via di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Roberto Nanfitò

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