Regione, Alberto Samonà nuovo assessore ai Beni Culturali - QdS

Regione, Alberto Samonà nuovo assessore ai Beni Culturali

redazione web

Regione, Alberto Samonà nuovo assessore ai Beni Culturali

lunedì 18 Maggio 2020

Nel posto che fu di Tusa il giornalista designato in quota Lega. Musumeci, "giusta sintesi". Salvini, "notizia straordinaria". Cracolici, "un governo sempre più a destra". Fava,"Ridicolo salto indietro". La Cgil, "Lontano dalle nostre idee". Proteste sul web

E’ il giornalista Alberto Samonà, 48 anni, il nuovo assessore regionale ai Beni Culturali in quota Lega Nord.

La nomina è stata confermata dal presidente della Regione Nello Musumeci.

Samonà, intellettuale e scrittore, appassionato di filosofia orientale, è componente del Cda della Fondazione Piccolo di Calanovella e direttore del sito giornalistico “Il Sicilia.it”

Il presidente della Regione, Nello Musumeci ha conferito a Samonà la delega di assessore regionale ai Beni culturali e della Identità siciliana che apparteneva al compianto Sebastiano Tusa, l’archeologo siciliano scomparso un anno fa nell’incidente aereo di Addis Abeba in Etiopia.

“Dopo l’irripetibile stagione dei tecnici – dice il governatore Musumeci – Alberto Samona è la giusta sintesi della militanza politica e della competenza professionale. Lo conosco da anni e sono certo che saprà svolgere con passione il ruolo che, di intesa con il suo partito, ho voluto affidargli”.

Salvini, nomina Samonà notizia straordinaria

“Per noi e la Sicilia è una notizia straordinaria, siamo orgogliosi di poter offrire a questa terra meravigliosa l’impegno e le buone pratiche amministrative della Lega” ha commentato il capo del Carroccio Matteo Salvini.

Per il senatore di Busto Arsizio Stefano Candiani, commissario della Lega in Sicilia, “l’obiettivo è tagliare la burocrazia e rafforzare il ruolo della Sicilia come punto di riferimento culturale nel mondo” e si è lamentato di “troppi anti-leghisti per partito preso”.

Buon lavoro a Samonà anche dai deputati regionali della Lega all’Ars: Antonio Catalfamo, Marianna Caronia e Orazio Ragusa

Cracolici, con Samonà governo sempre più a destra

“Musumeci sta ormai riempiendo il suo governo di uomini la cui storia politica di destra e post-fascista è il principale elemento distintivo del proprio curriculum”.

Lo ha detto Antonello Cracolici, parlamentare regionale del Pd in riferimento alla nomina di Alberto Samonà, in quota Lega, alla guida dell’assessorato regionale ai Beni Culturali.

“L’illusione che con Musumeci si potesse costruire un fronte largo di centrodestra è ormai tramontata. La Lega dell’ultrà Salvini – ha aggiunto Cracolici – sceglie in Sicilia un uomo di destra, anche se proveniente da un percorso ‘vivace’ dal momento che Samonà era arrivato ad aspirare una candidatura con i 5 Stelle alle ultime elezioni politiche. Ma dopo il suo passaggio alla Lega, viene premiato con la poltrona di assessore in quota Salvini”.

“Insomma – ha concluso Cracolici – siamo di fronte ad una evidente marginalizzazione di uomini e donne che hanno alle spalle una storia moderata, e che ormai non contano praticamente nulla nel governo Musumeci”.

Lupo, Musumeci ha ascoltato Salvini e non i Siciliani

A proposito della scelta del presidente Musumeci di nominare Alberto Samonà, indicato dalla Lega Nord alla guida dell’assessorato regionale ai Beni Culturali e all’identità siciliana, il capogruppo dem all’Ars Giuseppe Lupo ha detto: “È triste che Musumeci abbia preferito ascoltare Salvini piuttosto che i siciliani, che si sono mobilitati contro la sua decisione di affidare l’Assessorato ai Beni Culturali ad un leghista”.

Fava, Samonà? Ridicolo salto indietro

“Che l’ultimo acquisto della giunta Musumeci sia uomo orgogliosamente di destra è affar suo e di Musumeci che se l’è scelto (Musumeci, non Salvini!). Che si diletti a rivendicare la sua passione per la canzoncina fascista ‘Giovinezza’, che se la prenda pubblicamente con il presidente Mattarella quando afferma che l’antifascismo è un valore, che proponga l’apologia di Almirante proponendo l’intitolazione di una strada in ogni Comune d’Italia, che pianga pubblicamente la morte del camerata fascista Stefano Delle Chiaie, ecco, di tutto questo avremmo fatto volentieri a meno”.

Lo ha affermato il presidente della Commissione parlamentare regionale antimafia Claudio Fava.

“Qualcuno però spieghi a Samonà – ha aggiunto Fava – che la Regione Siciliana, come ogni istituzione della Repubblica Italiana, è figlia della Liberazione e di una Costituzione antifascista. Che forse per il neo assessore alla cultura o per Salvini sono parole desuete. Per gli italiani, no”.

“Il richiamo nostalgico agli anni più bui del nostro Paese – ha aggiunto – e l’idea di una identità siciliana costretta ad abbeverarsi alla triste mitologia fascista rappresentano un ridicolo salto all’indietro. Soprattutto se si accompagnano a una manifesta e ostentata vicinanza di Samonà al mondo della massoneria, fatto che ci fa richiamare gli obblighi di legge vigenti in Sicilia in merito alla dichiarazione di appartenenza alle logge massoniche. Obblighi da cui il nuovo assessore non è esentato.”

Cgil, Samonà anni luce lontano dalle nostre idee

“Ci auguriamo che da oggi il biglietto da visita del neo assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà, siano le iniziative che intende portare avanti per la valorizzazione e la promozione del settore, per la tutela dell’enorme patrimonio artistico-culturale della Sicilia con il necessario confronto con le parti sociali, al quale non ci sottrarremo nell’interesse di siciliani”.

Lo ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, rilevando che “il ritratto di Samonà che emerge dai social e dal web, lo colloca di fatto anni luce lontano dalla tradizione e dalle idee della Cgil, per cui l’antifascismo è e sempre sarà un valore”.

“Il nostro auspicio – ha sottolineato Mannino – è che da assessore anche all’identità siciliana, Samonà, oltre a muoversi nel rispetto dei valori costituzionali, mantenga e valorizzi il tratto democratico e antifascista dell’identità siciliana. Noi per quanto ci riguarda ci atterremo al merito dell’azione politica che Samonà e il governo Musumeci porteranno avanti”.

Ancora proteste sul web

Sulla pagina Fb “Fuori la Lega dalla Sicilia – No ai beni culturali alla Lega” nel post in evidenza si legge: “Giorni cruenti per #Musumeci e una giunta sempre più discutibile. Dopo le intense reazioni popolari e le proteste, dagli organi di stampa emerge il nome del nuovo assessore ai Beni Culturali: si tratta di Alberto Samonà. Un passato nell’estrema #destra nel Fronte della Gioventù, ala dell’#MSI, nel settembre 2018 è stato nominato responsabile del Dipartimento Cultura della #Lega Salvini Premier per la Sicilia occidentale. Cultura e Salvini, Lega e Sicilia. Praticamente una raffica di ossimori e paradossi rappresentati sotto forma di nomine discutibili che continuano ad apparire destabilizzanti, perché poste sotto un marchio sovversivo qual è quello della Lega. Lo stesso partito che nel tempo ha invocato la secessione del nord da quelli che considera terroni e la lava dell’Etna sulla nostra gente. Ancora una volta vogliamo dirlo a gran voce: ‘Noi la Lega in Sicilia non ce la vogliamo!'”.

Cinquantasettemila firme per le due petizioni

Intanto, su Change.org le due petizioni contrarie all’assegnazione alla Lega Nord dell’Assessorato ai Beni culturali e all’Identità siciliana hanno raggiunto complessivamente quasi cinquantasettemila firme.

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