Siracusa, Regione definanzia monumenti della provincia - QdS

Siracusa, Regione definanzia monumenti della provincia

Luigi Solarino

Siracusa, Regione definanzia monumenti della provincia

giovedì 05 Marzo 2020

Riprogrammazione delle risorse del Patto per il Sud approvata dalla giunta regionale. Fra le opere definanziate il castello svevo di Augusta e i Santoni di Palazzolo Acreide

SIRACUSA – La Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana (Ars) ha approvato, su proposta del dirigente del Dipartimento dei Beni Culturali, la riprogrammazione delle risorse del Patto per il Sud. Detta riprogrammazione è stata approvata anche dalla Giunta regionale e dal Presidente della Regione nonché assessore ai Beni Culturali, Nello Musumeci. Lo ha reso noto l’ex deputato regionale, Vincenzo Vinciullo. Di conseguenza alcune opere sono state definanziate, cioè è stato tolto loro il finanziamento, ed altre sono state finanziate con le risorse stornate. A farne le spese è stata, soprattutto, la provincia di Siracusa.

Fra le opere definanziate, figurano: Il “Castello Svevo” di Augusta (Lavori di consolidamento e fruizione – II stralcio) sottratti euro 5.000.000; i “Santoni” di Palazzolo Acreide (Progetto di restauro e riqualificazione) sottratti euro 1.500.000; la Caserma “Caldieri“ di Siracusa (Progetto di restauro e consolidamento per il recupero funzionale – stralcio funzionale) sottratti euro 2.200.000 ; il Museo regionale “Paolo Orsi” di Siracusa (Efficientamento energetico, impiantistico e realizzazione di sala multimediale e biblioteca di Villa Landolina) sottratti euro 972.264. Il tutto per un importo complessivo di euro 9.672.264 cioè il 35% dell’intera manovra ammontante a euro 28.459.626,56.

“In pratica – afferma Vinciullo – alla provincia di Siracusa, nel silenzio più assordante, nella condivisione più vergognosa, nella assenza totale di coraggio, vengono sottratti circa 10 milioni di euro. A fronte di questa sottrazione di risorse, avviene la ridistribuzione di 11 interventi su 160. In pratica 149 interventi nel resto della Sicilia vengono finanziati con il 35% dei fondi destinati alla provincia di Siracusa”. “Ma chi dobbiamo ringraziare – conclude Vinciullo – chi ogni giorno ci sottrae ciò che legittimamente avevamo ottenuto nella scorsa Legislatura? Chi mortifica il nostro territorio? Quando la Caserma Caldieri cadrà, causando una strage, o quando il Castello Svevo di Augusta scivolerà a mare, chi dobbiamo ringraziare, oltre il Governo Regionale, se non chi ha fatto silenzio? Chi non ha alzato la voce? Chi si voltato dall’altra parte, perché non ha avuto il coraggio delle proprie azioni e non ha onorato la fiducia avuta dai cittadini?”.

Anche il deputato regionale del M5s, Stefano Zito, critica il provvedimento adottato dalla Regione. “Ancora un volta – afferma Zito – il governo regionale dimostra tutto il suo astio verso la provincia di Siracusa. Con una riprogrammazione illogica delle risorse destinate alla messa in sicurezza e alla valorizzazione dei beni culturali e archeologici. Destinati ad altre province i finanziamenti stanziati per i lavori di consolidamento e fruizione del castello svevo di Augusta e per il recupero ed il consolidamento della ex caserma Caldieri a Siracusa. Nel primo caso si motiva la decisione perché “sprovvisto di progettazione”, con lavori previsti in partenza nel 2020 e relativi al II stralcio. Nel secondo caso, perché la Soprintendenza non rileverebbe più la necessità di procedere con quel progetto”.

Per quanto riguarda il Castello Svevo di Augusta la redazione del progetto definitivo potrà avvenire in seguito all’avvio, previsto entro il 2020, dei lavori relativi al primo stralcio.

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