Rifiuti a Gela, ennesima gara deserta - QdS

Rifiuti a Gela, ennesima gara deserta

Liliana Blanco

Rifiuti a Gela, ennesima gara deserta

mercoledì 22 Luglio 2020

Zero le offerte presentate per la quinta procedura avviata dalla Srr4 per l’area gelese. L’Amministrazione comunale ha chiesto il supporto dell’Autorità nazionale anticorruzione

GELA (CL) – Zero offerte. La quinta gara per l’affidamenti del servizio rifiuti si è conclusa ancora con un nulla di fatto. La Centrale unica di committenza non ha ricevuto buste per la partecipazione alla gara, chiudendo così l’ennesimo capitolo di una vicenda che sta assumendo contorni quasi grotteschi.

Da un anno la Srr4 prova di ad affidare il servizio che, evidentemente, subisce condizionamenti di vario genere. La Ecos Srl ha avuto l’assegnazione per i comuni di Niscemi, Butera, Mazzarino, Riesi, Delia e Sommatino, ma il servizio su Gela continua a essere in una fase di stallo e, per il momento, resta dunque in proroga alla Tekra.

“Evidentemente – ha commentato il vice sindaco Terenziano Di Stefano – c’è qualcosa che non va: possono essere condizionamenti creati appositamente, oppure può essere che il capitolato non sia adeguato al servizio e per questo nessuno vuole partecipare. A questo punto direi che si deve lavorare su questo per spazzare via ogni dubbio”.

Il lotto di Gela ha un valore di sei milioni di euro l’anno e di certo la situazione si presenta controversa: un altro settore di Gela che resta ingabbiato e non decolla, come il porto, come i 33 milioni, come l’acqua. Tutto tremendamente fermo.

“La gara ponte per la raccolta dei rifiuti solidi urbani a Gela – ha commentato il sindaco Lucio Greco – è andata a vuoto ancora una volta, la quinta. Un fatto grave e preoccupante, che rappresenta un caso unico in tutta la provincia e che non può farmi rimanere inerme”.

“L’Amministrazione – ha aggiunto – vuole risolvere il problema per vedere il servizio gestito bene. Ho sentito tutti i sindaci della Srr e il presidente Salvatore Chiantia e ci siamo trovati d’accordo sulla necessità di formulare un quesito all’Anac, previa interlocuzione con la Prefettura e il responsabile unico del procedimento, in modo che sia l’Autorità nazionale anticorruzione a dirci cosa fare e quali devono essere le prossime mosse. L’incontro è servito anche per tornare a parlare della costituzione del bacino dei lavoratori ex Tekra e a breve convocheremo una riunione con il presidente della Srr e i sindacati per vedere se c’è la disponibilità di creare ogni sindaco il suo, nel proprio Comune di competenza. Farlo territorialmente, per tutto l’ambito, sembra sia problematico”.

“I lavoratori sappiano – ha concluso Greco – che l’attenzione sulla questione è comunque massima”.

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