Rifiuti, cambia la governance ma restano le discariche - QdS

Rifiuti, cambia la governance ma restano le discariche

Raffaella Pessina

Rifiuti, cambia la governance ma restano le discariche

venerdì 01 Novembre 2019

Fava: “Tiepida legge, i privati e le loro discariche restano arbitri del sistema”
Fa discutere il Ddl di riforma proposto dal Governo Musumeci

PALERMO – Si preannuncia battaglia la prossima settimana in Aula sul disegno di legge che riforma la gestione dei rifiuti, presentato dal Governo Musumeci.

Intanto, sulla proposta di riforma piovono commenti e critiche da parte delle opposizioni. Claudio Fava, presidente della commissione Antimafia all’Ars non ha mancato di sottolineare che “se è costretto ha presentare 40 emendamenti ad un testo proposto e prodotto dallo stesso Musumeci è evidente che il Governo regionale ha idee assai confuse su questo disegno di legge”.

Fava ha ribadito che Musumeci non ha una vera e propria maggioranza: “Quella che pomposamente è stata presentata come una riforma epocale rischia di incartarsi negli equilibrismi e nelle mediazioni a cui è costretto il Governo, impegnato ogni giorno in un braccio di ferro con la propria maggioranza. Questo testo – continua Fava – nasce debole e del tutto inadeguato ad affrontare i nodi strutturali del problema rifiuti in Sicilia, limitandosi ad una serie di semplici prese d’atto su quanto segnalato negli anni dalla Corte dei Conti e dall’Anac. Non sarà questa tiepida legge sulla governance ad evitare che i privati e le loro discariche restino arbitri e domini del sistema dei rifiuti, come accade ormai da vent’anni passando attraverso i governi Cuffaro, Lombardo, Crocetta e oggi Musumeci”. Fava ha infine rinviato al mittente l’invito a colloqui bilaterali tra capigruppo Ars e Presidente della Regione, spiegando che “il luogo naturale per i confronti è l’Aula”.

In difesa del presidente della Regione si è espressa Eleonora Lo Curto capogruppo dell’Udc all’Ars: “Sul nuovo sistema dei rifiuti in Sicilia è stato fatto un ottimo lavoro – ha detto Lo Curto – e in commissione Ambiente dell’Ars anche le opposizioni hanno potuto dare un contributo importante per la stesura definitiva del testo. Trovo, quindi, pretestuose e incomprensibili le polemiche sollevate in queste ore da Pd e Cinquestelle, dopo che il presidente Musumeci ha finanche chiesto un confronto preventivo con i capigruppo prima dell’inizio dell’esame in Aula”.

Lo Curto afferma che la riforma dell’assessore Pierobon è di straordinaria rilevanza. “Si fa ordine nel settore dei rifiuti recependo anche le criticità sollevate da Anac e Corte dei Conti. Finalmente la Sicilia potrà gestire il ciclo dei rifiuti riducendo costi e abolendo i carrozzoni che finora hanno prodotto debiti e ritardi. Il ddl prevede l’introduzione di nove Ada (Autorita’ d’Ambito) che saranno enti pubblici sui quali la Regione potra’ vigilare. Si sottrae alla gestione privatistica e clientelare l’intero sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti”. “La riforma – sottolinea la parlamentare regionale – è un grosso passo avanti che valorizza il principio di autosufficienza dei territori che eviterà i lunghi viaggi dei rifiuti e consentirà di chiudere il ciclo all’interno di ogni provincia. Verranno garantiti anche i dipendenti, sia gli amministrativi che passeranno agli Ada, che gli operativi posti in capo ai soggetti gestori quali società in house, miste o private scelte con procedure di evidenza pubblica. Non ci saranno tagli di stipendi ed anzi si salvaguarderà tutto il personale storico. Chi fa resistenze probabilmente è stato protagonista di un passato non certo positivo per la gestione dei rifiuti nella nostra Isola”.

Il M5s all’Ars non prenderà parte all’incontro convocato da Musumeci all’Ars per martedì prossimo. “Apprezziamo l’invito – afferma il capogruppo Francesco Cappello – ma non possiamo che rifiutarlo, visto che tale invito è tardivo, arrivato dopo che il ddl è stato incardinato in aula ed è già scaduto il temine per gli emendamenti. Per noi la sede naturale della discussione resta l’aula, oppure la commissione Ambiente, qualora dovesse essere accolta la nostra proposta di rinvio in commissione del ddl che formalizzeremo nel corso della seduta a sala d’Ercole di martedì”.

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